Lei danza classica, lui calcio. Lo stereotipo di genere colpisce i bambini fin dalla nascita (rosa per le femminucce, azzurro per i maschietti), ma sembra esserci una disciplina che mette tutti d'accordo e che, finalmente, aiuta a ridurre i luoghi comuni. Si tratta dello Yoga.
Secondo le ricerche di Orangogo, che mappa gli sport in Italia, nel 2018 il calcio ha conquistato il terzo posto, superato dalla danza (medaglia d'oro). E il nastro d'argento è andato proprio allo yoga. È dunque in crescita tra i bambini: ci sono nidi e asili che iniziano la giornata con il saluto al sole, sul canale DeAJunior nel primo pomeriggio c'è il programma "Yo Yoga!", che ha l'obiettivo di avvicinare i bambini allo yoga.
Lo yoga per i piccoli si chiama in realtà Lila Yoga, che significa gioco (perché tale deve essere). Soprattutto nei primi 5 anni di vita del bambino non ci devono essere aspettative sulle performance, deve piuttosto prendere consapevolezza del suo corpo, divertirsi, rilassarsi e ambientarsi nello spazio. È uno strumento per conoscersi meglio e comprendere quali sono le proprie potenzialità. Inoltre, questa disciplina riduce l'aggressività e l'ansia.
Le lezioni yoga per bambini possono durare dai 30 ai 90 minuti e non ha standard. Sicuramente c'è sempre una fase di riscaldamento e poi l'insegnante può decidere se fare lavori di squadra, di coppia o lasciare che il piccolo lavoro da solo. Spesso gli esercizi sono accompagnati da musica, danza o dalla lettura di una fiaba.
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