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Nordico
Legno chiaro, soffici plaid, minimalismo assoluto. Lo stile che viene dai paesi scandinavi ha un segreto: mixare pezzi unici con altri low cost, qualche accessorio di design come investimento (gli originali acquisiscono valore nel tempo). Punta sui grandi maestri dell’interior design e per tutto il resto ci sono le grandi catene di arredamento.
Jungle
È uno stile etno dal twist tropicale. Puoi mixare stole africane con sete indiane, legno massiccio intarsiato e bambù d’ispirazione, carte da parati effetto giungla, futon e paravento. Ma soprattutto tante piante tropicali: la kenzia all’ingresso, la monstera in soggiorno, la felce in bagno, le orchidee in camera, un banano da giardino sul terrazzo se c’è abbastanza spazio.
Shabby chic
È uno stile ispirato al country. Il finto trasandato è molto più ricercato di quel che sembra e ha criteri ben precisi, che si ispirano alle case di legno in riva all’Oceano o i rifugi d’alta montagna: legno carteggiato, decoupage, superfici al grezzo, pietra, lanterne di vetro e metallo smaltato, rubinetti in rame e poi tanti accessori a vista.
Loft
Lo stile minimale per eccellenza. Si adatta bene alle case open space, ma è facile da replicare anche in un monolocale: richiede ordine, razionalizzazione, pochi pezzi d’arredamento con molto spazio attorno. L’uso del non colore, dal bianco al nero passando da tutte le sfumature di grigio. Una parete di mattoni a vista o lampade di tipo industriale danno il tocco finale.
Mondrian
Si basa sulle linee razionali e sui colori primari che hanno ispirato il grande artista olandese. Per i suoi dipinti più famosi, Tableau e Composition, usava giallo, rosso, blu, bianco, nero e grigio. Puoi ricreare il suo stile aggiungendo dei pannelli colorati alla libreria e ricoprendo il profilo degli scaffali con del nastro adesivo nero.
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