Indice dell'articolo
- Sempre più spesso gli stilisti più noti ed amati si confrontano con la passione e il desiderio di salvaguardare, nel loro piccolo, l’ambiente naturale in cui viviamo immersi.
- L’estate è la stagione perfetta per sperimentare nuovi modelli, forme e materiali sfruttando le fibre più semplici e fresche.
Sempre più spesso gli stilisti più noti ed amati si confrontano con la passione e il desiderio di salvaguardare, nel loro piccolo, l’ambiente naturale in cui viviamo immersi.
L’estate è la stagione perfetta per sperimentare nuovi modelli, forme e materiali sfruttando le fibre più semplici e fresche.
Il PVC è il re incontrastato da un paio d’anni e consiste in un materiale versatile che impazza su borse e calzature. Ci hanno pensato le varie case di moda a sbizzarrirsi nella produzione di simpatiche e coloratissime ballerine biodegradabili, flessibili per camminare comodamente e leggere, per non stringere troppo la pelle.
Il caldo estivo che si riversa nelle grandi città, inoltre, costringe necessariamente a prediligere i tessuti naturali, come il cotone, il lino, la canapa, la iuta e la seta, preziosissimi materiali ecologici non sintetici e per nulla inquinanti la cui particolarità consiste nel loro provenire da materiali di riciclo e da produzioni artigianali locali che hanno dunque un impatto meno aggressivo sull’ambiente in cui vengono trattati.
Anche il beach wear si riscopre incredibilmente green e sono ormai molti i marchi che propongono le loro ultime creazioni in materiali da riciclo. Un esempio? I bikini ideati dal recupero delle bottigliette in plastica da cui si ottiene il polietilene tereftalato, che si presta benissimo agli usi della moda oltre che per l’imballaggio di uso quotidiano.
Quando acquisti un capo e vuoi assicurarti la freschezza assoluta di ciò che indossi quotidianamente, studia attentamente l’etichetta del vestito e leggine la composizione in percentuale.
Ricorda inoltre che:
- come abbiamo visto, non sempre i materiali sintetici, tra cui poliammide, lycra e poliestere derivano dal petrolio, ma sono, sempre più spesso, frutto del riciclo della plastica e possono dunque considerarsi ecologici;
- esistono aziende che utilizzano solo coloranti naturali, come l’indaco, la curcuma e la robbia, per la colorazione dei capi d’abbigliamento che, quindi, sono da preferire;
- naturalmente anche il chilometro zero fa la differenza, ed è per questo che bene preferire i capi prodotti da materie prime nazionali e lavorati direttamente in Italia, cosa che consente al prodotto acquistato di percorrere meno strada e di emettere, quindi, meno CO2 in fase di produzione e trasporto.
Non si tratta solo di una questione di freschezza, ma di un principio di vera e propria salute perché normalmente un qualsiasi capo di vestiario segue un trattamento specifico che prevede la vaporizzazione di acidi e sostanze chimiche che potenzialmente risultano nocive alla pelle.
Naturalmente l’estate è la stagione che ci impone più controllo e attenzione, perché il naturale sudore della pelle è la fonte principale di rischio e irritazione, dovute in gran parte ai tessuti sintetici. In ogni caso è bene preferire indumenti chiari in cotone, ma le alternative, insieme ai tessuti più tradizionali, sono davvero molte e comprendono:
- pizzo e cotonino, i vestiti in cotone con parti in pizzo sono davvero perfetti e freschi per romantiche serate d’estate;
- lino, il tessuto estivo per eccellenza;
- raso, un materiale fresco e leggero, perfetto specialmente per le gonne;
- cotone elasticizzato, racchiude tutta la comodità del cotone e lo stile a cui sei abituata indossando spesso jeans e tessuti sintetici.
Condividi