I colori che le foglie assumono in autunno sono forse lo spettacolo più suggestivo della stagione. Ma quando quelle foglie iniziano a cadere dagli alberi e invadono i nostri giardini, i vialetti di casa e i marciapiedi diventano un fastidioso rifiuto ed è indispensabile rimuoverle.
Per evitare di accumularle in enormi sacchi neri che poi vanno comunque smaltiti, con modalità spesso diverse da un comune all’altro, presso la discarica o l’ecocentro, l’idea migliore per le foglie secche è quella di … riutilizzarle per il compostaggio domestico.
Il compost è un terriccio che si ottiene dalla decomposizione di scarti di giardinaggio e avanzi di cucina, dopo un processo biologico di trasformazione che avviene in presenza di aria. Una volta terminato tale processo il compost andrà benissimo per concimare le aiuole o l’orto.
Come fare?
Per prima cosa devi procurarti un composter, o compostiera, ovvero un contenitore dove raccogliere tutto il materiale e che consenta il passaggio dell’aria sia dal basso, attraverso un fondo “a grata”, sia dall’alto, con il coperchio che deve in qualche modo permettere che l’aria filtri. Inoltre il contenitore servirà a trattenere il calore durante l’inverno, affinché il freddo non blocchi la fermentazione.
Esistono in commercio composter di varie dimensioni, in alternativa puoi realizzare un cassone in legno che rispetti le caratteristiche richieste. Ricordati di posizionarlo in un luogo del giardino arieggiato e non troppo vicino a casa, perché durante la stagione calda potrebbe emanare qualche cattivo odore.
Per ottenere un terriccio equilibrato e di buona qualità è necessario utilizzare una parte di rifiuti carboniosi, tra cui appunto le foglie secchie, o la paglia, oltre a una parte di rifiuti azotati, ovvero più “umidi”, come lo sfalcio dell’erba e i rifiuti domestici, per esempio scarti di frutta e verdura. Se possibile alterna gli strati delle varie sostanze, e per un risultato migliore e più veloce cerca di “mescolare” il tutto, usando un bastone, una volta la settimana, in modo da favorire il passaggio di aria e la decomposizione.
I tempi di compostaggio vanno dai 2 ai 4 mesi, a seconda della stagione. Nel frattempo informati presso il tuo comune di residenza: alcune amministrazioni incentivano il compostaggio o con la fornitura o con la facilitazione nell’acquisto del composter; altre ancora applicano dei tagli alla bolletta dei rifiuti a chi pratica il compostaggio domestico.
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