Mangiare a Km zero è un mondo che sta crescendo sempre più giorno dopo giorno. L'obbiettivo è di promuovere e favorire il cibo locale, i prodotti tipici che puoi trovare ad un passo da casa tua, quelli prodotti e venduti direttamente dai produttori nelle loro aziende agricole.
Fare la spesa al supermercato, o andare al ristorante è spesso un'azione che si compie seguendo le proprie abitudini senza, purtroppo, prestare attenzione alla provenienza dei prodotti che si acquistano o si consumano.
L'obiettivo è di utilizzare prodotti alimentari locali evitando il ricorso a prodotti uguali e industrializzati per i quali serve un lungo e costoso trasporto e spesso il ricorso a sostanze che ne garantiscano la conservazione. Un modo anche di favorire l'agricoltura a misura umana e la biodiversità agraria intesa come utilizzo di antiche e storiche razze e varietà.Gli effetti positivi sono molteplici a partire dal risparmio energetico che riduce i costi materiali e ambientali per lo spostamento dei generi alimentari. La produzione viene stimolata verso un ritorno all'agricoltura di alta qualità. I sapori sono più forti visto che il tempo di percorrenza è più breve. Infatti, il gusto è mantenuto intatto con il conseguente maggiore apporto nutritivo.
Mangiare a km zero favorisce non solo il consumatore e il produttore, ma aiuta in modo evidente l'ecosistema. Favorisce la biodiversità, con la coltivazione di molteplici prodotti e non rimane a guardare la standardizzazione del mercato globale.
Per aiutare questa iniziativa sono state introdotte alcune novità come l'obbligo di indicare sull'etichetta la provenienza dei cibi in vendita o la disponibilità di spazi adeguati per gli alimenti locali nella distribuzione giornaliera. L'intento è di favorire una scelta consapevole del consumatore e dare una spinta economica anche alle produzioni familiari.
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