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Pizzi, ricami, paillettes: il bucato delicato

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Sono simboli di femminilità e di stile, ma come fare per lavare, stirare e riporre gli abiti che hanno questi delicati dettagli?

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I capi delicati

L’abitino da sera con le ruche, la gonna a pieghe, la maglietta con le applicazioni di perline e paillettes, il maglione con i ricami, questi capi di abbigliamento sono estremamente delicati e spesso non si sa come lavarli o riporli nell’armadio per ritrovarli puliti ed in ordine al successivo utilizzo.

Non sempre il lavaggio a secco è la soluzione ottimale, impariamo quindi a lavarli in casa ed a riporli nel modo corretto.

Abiti e magliette con paillettes

Essendo le paillettes realizzate in acetato e polistirolo, non vanno lavate a secco ma deterse con un cotton fioc imbevuto in acqua o alcol. Se il capo risulta molto sporco va pulito al rovescio a mano in acqua tiepida. Fai attenzione alla provenienza: se è stato realizzato in India le applicazioni possono scolorire in quanto tinte con uno spray mentre quelle italiane o europee sono resistenti perché tinte in pasta.

Ovviamente i capi vanno stirati solo al rovescio senza insistere sul filo di nylon che blocca le paillettes. Metti il capo appoggiato ad un sostegno morbido, come un piccolo cuscino, in modo che non si formino pieghe e passate delicatamente la piastra sul tessuto.

Capi con ruche e volant

Per mantenere belli nel tempo volant e ruche è necessario lavare il capo d’abbigliamento che le contiene seguendo le istruzioni presenti in etichetta ed escludendo sempre il programma di centrifuga. Meglio inserire il capo in un sacchetto in rete di cotone prima del lavaggio per ripararlo ulteriormente.

Il metodo migliore per stirare le ruche è usare il vapore del ferro a caldaia. Ma si deve fare molta attenzione durante le operazioni per farlo in modo corretto senza provocare danni irreparabili.

Come stirare al meglio?

Metti il ferro da stiro in verticale davanti al capo d’abbigliamento e sposta i singoli volant con l’aiuto di un bastoncino per non scottarti le mani. Se le ruche sono di lino o di cotone è necessario stirarle ponendo il capo sul bordo dell’asse da stiro poi basta lisciare, con movimenti circolari, una porzione di dieci centimetri di ruche alla volta senza usare il vapore.

Prima di riporre il capo con i volant nell’armadio è bene accertarsi che altri abiti non lo schiaccino e sollevare la zona del collo utilizzando carta tessile.

I capi con ricami

I ricami in stile Sangallo sono facili da lavare in casa ma ci sono anche ricami realizzati su stoffe robuste o su tessuti delicati che resistono al lavaggio a secco e vanno solo vaporizzati leggermente. Questo tipo di capi tendono a strapparsi facilmente e vanno riposti in buste di stoffa o scatole di cartone, se sono più d’uno è bene adagiare su ognuno una fodera in modo che i ricami non si impiglino tra di loro.

Le decorazioni non vanno stirate se hanno pietre o perline ma se è necessario farlo bisogna girare il capo alla rovescia ed utilizzare il ferro regolandolo ad una temperatura minima, solo in questo modo i colori del ricamo rimarranno vivi nel tempo.

Plissé, drappeggi e pieghe

Il plissé permanente si ottiene solo su tessuti in poliestere mentre il plissé realizzato su seta, georgette o chiffon si disfa dopo due o tre lavaggi come quelli ottenuti su cotone, lana, nylon o poliammide in questo caso le pieghe a raggiera, cannoni svasati, fortuny e drappeggi, vanno ripresi con il ferro da stiro dopo lavati.

Se il capo è in puro poliestere può essere lavato con un programma delicato mentre per gli altri materiali è meglio scegliere il lavaggio a secco che comunque non garantisce la durata permanente del plissé.

Attenzione alla stiratura!

Per stirare le pieghe permanenti, teoricamente, è sufficiente utilizzare il vapore del ferro da stiro. In caso contrario bisogna fermare la singola piega sul fondo con l’aiuto di una graffetta e poi passare il ferro da stiro caldo dall’alto verso il basso.

Tutti questi procedimenti sono necessari per evitare che si formino grinze difficili da eliminare. Un ultimo e prezioso consiglio è di fare attenzione a non passare il ferro da stiro sulle graffette.

Pizzi e macramè

I pizzi non antichi si lavano in acqua fredda, sapone di Marsiglia e qualche goccia di ammorbidente. Il pizzo non va mai stirato, per togliere le grinze è sufficiente stendere il capo su un piano e spruzzare del vapore. Se il motivo è presente su tutto l’abito è sufficiente appenderlo nel box doccia dopo aver aperto l’acqua bollente, l’umidità e alcuni tocchi con le mani elimineranno le grinze presenti.

Per restituire compattezza al pizzo si può utilizzare una soluzione di acqua e amido o zucchero. I capi realizzati totalmente in pizzo vanno sostenuti all’interno con delle fettucce che ne dimezzino il peso evitando così che si deformino, se invece sono presenti solo degli inserti vanno sorretti con carta tessile.

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