Come aiutare cani e gatti randagi

Purtroppo il fenomeno dell'abbandono di animali è ancora molto attivo nel nostro paese. Soprattutto in estate assistiamo a scene che arrivano dirette al cuore, con cani e gatti lasciati indietro da famiglie che in realtà non li hanno mai amati. Come aiutare cani e gatti randagi, come dare una mano agli animali abbandonati che magari incrociamo ogni giorno nelle strade dei nostri quartieri?

Ogni anno sarebbero circa 150mila i cani e i gatti lasciati in strada, che vanno a sommarsi a quelli già presenti e già abbandonati da tempo. Sono tante le associazioni di volontari che si occupano di loro, ma da soli non possono arrivare dappertutto. Per questo c'è bisogno dell'aiuto e della collaborazione di tutti quanti per fare in modo che nessun animale abbandonato si senta da solo.

Per prima cosa, non dobbiamo voltarci dall'altra parte, ma seguire le indicazioni delle persone esperte in materia. Ecco cosa fare di fronte a un animale abbandonato:

• avvicinarsi con calma, perché i cani e i gatti randagi sono spaesati e impauriti: manteniamo fin da subito la calma e diamo acqua da bere e cibo da mangiare, per rifocillarlo e per conquistare la sua fiducia
• cerchiamo di mettere in sicurezza l'animale: se ha una medaglietta, possiamo riconsegnarlo velocemente al proprietario, altrimenti chiamiamo la Polizia municipale o le associazioni di volontariato o un veterinario di fiducia che saprà darci indicazioni
• se l'animale è ferito, bisogna chiamare subito il servizio veterinario dell'Asl competente nel territorio
• se l'animale è in pericolo o i difficoltà, bisogna chiamare invece i vigili del fuoco
• se siamo testimoni di un abbandono o di un investimento, dobbiamo intervenire e prestare soccorso, chiamando la polizia o i Carabinieri, ma anche l'Enpa e se lo conosciamo un veterinario di zona (se si prende anche la targa dell'auto da dove è sceso l'animale o che lo ha investito, meglio: possiamo denunciare)

Ricordiamo a tutti che abbandonare un animale è un reato punibile per legge con l'arresto fino a un anno o una multa fino a 10mila euro.