Abbiamo la passione per i gatti? Quando decidiamo di accogliere un gatto bisogna innanzitutto informarsi su tutto quello che potrebbe servigli una volta in casa, ma non solo. Un gatto è prima di tutto un essere vivente che ha bisogno di cure costanti per essere sempre in salute, visite veterinarie frequenti e una buona dose di amore familiare.
Nonostante le nostre attenzioni però, è probabile che almeno una volta nella vita il nostro gattino si ammali. In questi caso capita di andare nel panico non sapendo come comportarsi. Nel dubbio noi consigliamo sempre di portare il cucciolo da uno specialista che sicuramente saprà come prendersene cura al meglio.
Ma prima di sprecare soldi in visite inutili cerchiamo di capire quando si comincia a parlare di febbre felina. Perchè i gatti sono molto diversi dagli esseri umani é diversa anche la loro temperatura corporea. Un gatto in salute ha una temperatura che si aggira intorno al 38/39 gradi. Quindi, perché si possa definire febbre, i gradi dovrebbero alzarsi sopra i 39,17.
Sebbene la febbre possa essere necessaria al fine di eliminare un virus o una malattia, una temperatura molto alta nei gatt, come d'altra parte negli esseri umani, comporterebbe dei danni interni. Per questo bisogna assicurarsi che la temperatura non superi mai i 41 gradi.
Per capire se il nostro gatto è malato però, ci sono alcuni campanelli d’allarme che dovrebbero far scattare il dubbio. Molti gatti quando sopraggiunge la febbre tendono a perdere l’appetito, ad essere molto lenti e poco attivi. Non sono agili, faticano a bere, hanno brividi, respiro affannato e in alcuni casi anche diarrea e vomito: questi sono sintomi molto comuni. Ovviamente questi sono solo alcuni segnali superficiali. Per capire se il gattino sta bene o ha la febbre, l’unico modo è misurare la temperatura con il termometro rettale.
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