L'influenza aviaria è una malattia che spesso spaventa, perché i sintomi possono essere importanti e in passato abbiamo assistito a un'epidemia che ha un po' allarmato il mondo intero. Il virus H5N1 torna oggi a destare preoccupazione nel mondo scientifico, in particolare tra i veterinari. A quanto pare l'influenza aviaria per i gatti potrebbe essere molto pericolosa, in moltissimi casi anche mortale. I nostri amati felini non sono al riparo da questa infezione virale altamente contagiosa.
Secondo quanto è emerso da uno studio condotto da Kristen K. Coleman e Ian G. Bemis, ricercatori presso la Scuola di Salute Pubblica e il Dipartimento di Medicina dell'Università del Maryland, il 67% dei mici colpiti da questo virus non sopravvive. I due ricercatori hanno raccolto i dati sulla diffusione delle infezioni del virus H5N1 nei gatti, tra il 2004 e nel 2024. Negli ultimi 20 anni è stato notato un "drastico aumento delle segnalazioni a partire dal 2023" nei gatti domestici. Lo stesso non è accaduto, invece, per i felini che vivono negli zoo o in quelli che vivono in libertà.
L'abitudine dei gatti di cacciare potrebbe essere alla base di una maggiore esposizione alla malattia, con sintomi molto più gravi rispetto alla media. In particolare sono i topi e gli uccelli infetti a essere i portatori dei virus. Per questo i ricercatori hanno deciso di mettere in allerta tutti i proprietari di mici domestici: "È un buon motivo per i proprietari di animali domestici per tenere i propri gatti dentro casa e lontano dagli uccelli selvatici".
Per prevenire il contagio, ecco come comportarsi con i gatti: “Non dare da mangiare carne cruda o latte crudo e limitare il tempo trascorso all'aperto senza supervisione. I gatti predano uccelli selvatici che potrebbero essere infetti e potrebbero consumare latte crudo di una fattoria se non viene conservato in modo sicuro”. Ai primi sintomi sospetti è bene contattare il medico veterinario. La sintomatologia è soprattutto respiratoria e neurologica.
Condividi