Il microchip per i gatti in Italia non è ancora obbligatorio. Nonostante esista già da tempo l'Anagrafe Nazionale Felina e nonostante dal primo ottobre 2004 sia obbligatorio che cani, gatti e furetti, per essere portati all'estero, debbano avere passaporto e microchip, nel nostro paese per i felini non è ancora previsto. Lo devono avere se decidiamo di viaggiare con loro fuori dai confini italiani, ma non se vivono e restano in Italia. Sarebbe importante mettere il microchip nei gatti per tanti motivi: oggi ti spieghiamo le cose da sapere.
Microchippare i gatti in Italia non è obbligatorio, come è invece obbligatorio il microchip per i cani. I veterinari, però, consigliano caldamente i proprietari di felini di dotarsi di questo strumento e i motivi sono davvero tantissimi. Ecco le cose che dovremmo sapere prima di decidere di microchippare tutti i nostri animali domestici, non solo i cani, ma anche i gatti:
- rappresenta la carta di identità di ogni animale
- contiene l'indicazione del paese di appartenenza dell'animale (prima tre cifre)
- inoltre, contiene anche i dati identificativi dell'animale domestico e quelli del proprietario stesso
- è uno strumento utile per scoraggiare l'abbandono degli animali
- è fondamentale per combattere il randagismo
- aiuta a tenere controllata la popolazione felina
- è utile per aiutare le famiglie che hanno smarrito il proprio micio di ricongiungersi a lui facilmente
- in caso di contestazioni sulla proprietà di un gatto il microchip è l'unico elemento che dà la sicurezza di consegnare il felino ai legittimi proprietari
- dal 2020 la Regione Lombardia, con il Piano Regionale Integrato della Sanità Pubblica Veterinaria 2019-2023, prevede l'obbligatorietà del microchip anche per i gatti: non si adegua, può incorrere in sanzioni pecuniarie
- nelle altre regioni d'Italia, invece, è obbligatorio solo: in caso di passaporto valido per viaggiare all'estero, se il gatto è di razza, se il gatto fa parte di una colonia felina
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