Ti sarà sicuramente capitato, almeno una volta, di tornare a casa con le buste degli acquisti e di accorgerti improvvisamente di aver dimenticato di comprare la tua crema preferita per il viso.
Se i negozi sono già chiusi o non hai voglia di uscire di nuovo, non ti resta che rinunciare a idratare la pelle. In alternativa, puoi ricorrere ai metodi della nonna e realizzare un prodotto casalingo in modo naturale. Ecco, allora, gli ingredienti e le indicazioni utili per confezionare da sola, con tecniche molto semplici, una crema idratante per il viso fai da te.
Crema viso fai da te per pelli grasse
Per realizzare in casa una crema idratante per il viso, specifica per le pelli più grasse, basta procurarsi un vasetto di yogurt bianco al naturale, possibilmente senza zucchero, che costituirà la base di ogni crema casalinga, sia per il corpo, sia per il viso. Trasferisci il vasetto di yogurt in una ciotolina, aggiungi un cucchiaio di miele e il succo di mezzo limone. Mescola tutto con una spatolina e applica sul viso, utilizzando la stessa spatolina o un pennello. Lascia agire per almeno venti minuti (non superare i quaranta), poi risciacqua delicatamente con acqua tiepida. In questo modo, avrai una pelle liscia e idratata, grazie all’azione del miele, e allo stesso tempo tenderai a limitare la produzione di sebo grazie al succo di limone che svolge un’azione astringente.
Crema viso fai da te per pelli grasse
Se la tua pelle tende invece a essere secca, avrai bisogno di ingredienti in grado di idratarla e nutrirla. Al vasetto di yogurt bianco, aggiungi due cucchiai di miele e due di panna, mescola bene il tutto fino a ottenere un composto omogeneo e applica sul viso con un pennello. Lascia agire per circa venti-venticinque minuti, poi risciacqua delicatamente con acqua tiepida, aiutandoti con una spugnetta. Grazie all’uso della panna, la tua pelle sarà più luminosa e ben nutrita.
Ricordati che, essendo soluzioni d’emergenza prodotte in casa con ingredienti deperibili, devi prepararne giusto la dose necessaria per il singolo utilizzo, perché è meglio non conservarle.
Condividi