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Finocchio: per quali disturbi è utile
L’uso del finocchio in ambito erboristico e del benessere è molto rinomato fin dall’antichità in tutta Europa. Il suo utilizzo prevede uno sfruttamento capillare di tutta la pianta, dal frutto al bulbo, dai fiori alle foglie.
La sua efficacia è nota soprattutto a livello intestinale dove il finocchio agisce rilassando la muscolatura addominale e impedendo la fermentazione del cibo all’interno dell’intestino, inibendo il gas, ma anche i dolorini dovuti ad una digestione piuttosto lunga e “faticosa”.
Il finocchio può essere assunto da grandi e piccini (e persino neonati!) in modalità diverse, a seconda dell’utilizzo benefico che se ne vuole fare.
La tisana: si assume giornalmente se si vuole intervenire sulla stimolazione della digestione. Il suo effetto è depurativo, libera l’organismo dalle tossine e può essere preparata anche con l’aggiunta di altre erbe (camomilla o malva) per aggiungere ai suoi benefici anche l’aspetto calmante o emolliente.
La tisana si rivela anche un’ottima bevanda utile ad alleviare i dolori legati al ciclo, ma anche molti disturbi conseguenti alla menopausa.
L’olio: quando il finocchio va assunto con regolarità, seppur per periodi limitati di tempo per evitare possibili infiammazioni gastrointestinali, si può optare per l’utilizzo di dosi giornaliere da 500 a 1.000 mg di estratto secco al 2% o per l’olio essenziale da assumere prima dei pasti diluito in acqua e comunque non in età pediatrica.
I semi: costituiscono il frutto della pianta e sono utilizzati in fitoterapia sfruttando la loro versatilità in cucina nella realizzazione di ricette o decotti. I semi di finocchio sono ricchi di flavonoidi, antiossidanti in grado di ridurre lo stress, prevenire l’invecchiamento precoce e contrastare i radicali liberi.
Utilizzi curiosi del finocchio
Tra i numerosi benefici che si ricavano da questa pianta non possiamo non ricordare i suoi effetti curativi per ridurre i disturbi respiratori come bronchiti e asma. Prepara un infuso naturale a base di finocchio, foglie di arancio, miele e una punta di liquirizia per un’azione antivirale!
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