C’è chi la conosce come erba acciuga, chi come erba pepe, altri ancora come erba dei Satiri o erba salsiccia, sta di fatto che la Santoreggia è una pianta aromatica dalle numerose proprietà e molto versatile in cucina.
Le sue foglie possono essere utilizzate a fine cottura sia fresche che secche e - per il loro aroma particolarmente speziato - si sposano su pietanze dal gusto forte. Perciò basta avere un po’ di fantasia ai fornelli e il gioco è fatto. Puoi accostare quest’erba agli arrosti, alla salsiccia, al pollo, alle patate, ai funghi o anche alle uova. Inoltre, serve anche per dare un tocco delicato alle verdure saltate e alle torte salate oppure per contrastare gradevolmente il gusto deciso di un formaggio a pasta dura o semidura. Se la triti finemente può essere un buon condimento per insalate; c’è chi la usa anche per la cottura del pesce.
Si sa che con l’arrivo dell’inverno e dei primi freddi, si sente il bisogno di piatti più corposi; perciò, se preferisci alla carne o alla pasta le zuppe e i minestroni, quest’erba aromatica è perfetta anche per un bel piatto di legumi. Non a caso è conosciuta anche come erba dei fagioli, sia perché cresce in zone dove si coltivano fagioli sia perché si accompagna bene, per il suo aroma pepato, a piatti a base di fagioli e legumi in generale.
Puoi utilizzare la santoreggia anche per aromatizzare liquori e amari o puoi stupire gli amici con un aperitivo alternativo: un cocktail della salute a base di succo di arancia, mandarino, scorza di limone, kiwi frullato, tè verde, anice stellato e santoreggia fresca lasciati in infusione.
Oltre ad essere ricca di vitamina C e di altre sostanze, le sue proprietà sono da imputare ai principi attivi contenuti nell’olio essenziale. Ha la capacità inoltre di rendere più digeribili le pietanze e di tenere a bada gli effetti dei disturbi intestinali.
Da non trascurare le sue proprietà afrodisiache… Cosa aspetti allora? Di corsa a cercare un mazzetto di quest’erba miracolosa!
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