Il mar Mediterraneo piace. A tanti turisti, italiani e stranieri, e ultimamente, purtroppo, anche alle meduse, che sempre più spesso ne affollano le acque, causando disagi ai bagnanti. I pungiglioni urticanti di queste creature infatti provocano svariati fastidi, dal bruciore appena fastidioso al dolore pulsante. Inoltre, così come le meduse appartengono a varie specie, anche le loro punture necessitano di trattamenti differenti.
Difficile che sulla spiaggia ci sia un esperto conoscitore di questi animaletti marini; dunque ecco alcuni consigli validi per tutte le punture di medusa. Ovvio naturalmente evitarle, persino se sembrano inermi sulla spiaggia: anche così infatti i loro tentacoli possono ancora colpire e fare del male. Se si è in acqua, e si sente il bruciore, bisogna uscire subito: le meduse tendono ad avviluppare i tentacoli intorno al malcapitato e pungere ancora.
Una volta a riva, controllate attentamente che il pungiglione non sia rimasto attaccato. Se così fosse, rimuovetelo con il lembo di un asciugamano o meglio ancora con l'angolo di una carta di credito. Poi, applicate aceto, per pulire e disinfettare la ferita, eliminando completamente le cellule urticanti che la medusa vi ha regalato con il suo morso. In mancanza d'aceto, si può usare l'acqua salata. Mai invece sfregare e strofinare. Ed è pura leggenda metropolitana l'idea che applicare acqua fredda o urina faccia passare il dolore.
Oltre che abbastanza disgustoso, nel secondo caso, è anche completamente inutile. Meglio invece applicare del ghiaccio sulla zona lesa, avvolto in un asciugamano. Se poi si avverte difficoltà a respirare, o altri segni di reazione allergica, come gonfiore e arrossamento eccessivi, è bene chiamare al più presto un dottore.
Condividi