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Autunno, tempo di risvegliarsi
L'autunno astronomico, in effetti, è già cominciato da qualche settimana, e con esso anche la stanchezza collegata al cambio di stagione. Se ti sorride l'idea di rivolgerti all'omeopatia, per contrastare il senso di fatica, puoi fare affidamento all'arnica, efficace dopo lo sforzo fisico, alle olive e ai fiori di Bach. Efficace è anche lo zenzero, secondo i dettami della medicina indiana.
Una fonte di energia
Gli energizzanti, o adattogeni, come questi, permettono all'organismo di tollerare un impegno straordinario, che in condizione normali non sarebbe affrontabile. Il mercato è ormai praticamente invaso dagli stimolanti naturali, venduti sotto forma di fiale, compresse, gocce. Tuttavia non si collocano tutti sullo stesso livello e non tutti funzionano veramente, così come diverse e contrastanti sono anche le voci che circolano riguardo le loro proprietà benefiche.
Ginseng. Ad esempio Antonio Bianchi, tossicologo e ricercatore in fitoterapia, sostiene che soltanto il ginseng possegga un'efficacia accertata clinicamente, mentre a differenza di quanto si crede comunemente, risulterebbe quasi inutile contro lo stress.
Rodhiola rosea. Per contrastare i cali di attenzione è consigliata invece, la Rodhiola rosea, da assumere in capsule o pastiglie perché soltanto l'estratto secco mantiene i suoi principi attivi.
Guaranà. Il guaranà è considerato un ottimo stimolante, aiuta la memoria, combatte la stanchezza e aiuta la digestione.
Pappa reale. Ottimo tonico che combatte gli stati di affaticamento psicologico e fisico ed efficace ricostituente soprattutto per bambini e anziani.
Scegliere con cura
In ogni caso è generalmente raccomandabile scegliere con attenzione e farsi consigliare bene quando si decide di ricorrere al sostegno degli energizzanti. Alcuni di questi infatti, oltre a non funzionare a dovere, non fanno neppure bene al nostro organismo. Se i prodotti naturali generalmente non creano problemi perché vengono sottodosati, occorrerà però non fidarsi troppo degli energizzanti dietetici che possono toccare livelli anche elevati di tossicità. Questi ultimi vanno evitati dalle donne in gravidanza e in fase di allattamento, mentre gli energizzanti in genere non sono adatti per i bambini sotto i dodici anni. Per le persone anziane invece non vi sono controindicazioni, ma potranno orientarsi soprattutto su prodotti che contengano un mix di ginseng e Rodhiola rosea, importanti per la capacità che hanno di rallentare l'invecchiamento delle cellule.
Attenzione, infine, soprattutto agli energizzanti che non rientrano tra i prodotti fitoterapeutici perché non ricavati direttamente dalle piante, quali gli amminoacidi ramificati, la carnitina e la Dhea. Vi fanno ricorso specialmente gli sportivi per aumentare la propria resistenza e riacquistare velocemente le energie spese durante l'attività fisica, ma sono di dubbia efficacia.
Energizzanti e anabolizzanti
A questo punto si dovrà operare una distinzione tra energizzanti e anabolizzanti. I primi stimolano soltanto, mentre gli altri comportano un accumulo sovrabbondante di energia. Gli anabolizzanti più diffusi sono l'androstenediolo, simile al testosterone, e l'Hmb in voga tra palestrati e body-builders. In generale sarà da osservare una semplice regola di base: gli energizzanti naturali vanno bene, se usati con moderazione e razionalità, mentre tutte le sostanze a base di ormoni che non siano state prescritte dal medico sono da evitare nel modo più assoluto.
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