DONNE E LAVORO

Cattivi, ma non troppo

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I sentimenti come gelosia, invidia, odio, rancore, senso di colpa e vergogna non sono poi così cattivi come sembrano.

Anzi, a volte sono più utili di quelli che definiamo buoni. Conoscerli più a fondo può essere un modo per riuscire a cogliere il meglio da ogni singola emozione che proviamo.

Gelosia
Gli stessi esperti, in fatto di gelosia, non aiutano a essere ottimisti: la gelosia è uno dei sentimenti più complessi perché riesce a scatenare almeno tre emozioni diverse: la paura (si teme di perdere il partner), la collera (quella che si manifesta accusando l’altro di un comportamento scorretto) e la vergogna (dopo aver perso il controllo c’è spesso il pentimento per essersi scagliati contro la persona amata). È vero che gli eccessi di questo sentimento non hanno nulla di positivo, ma a piccole dosi la gelosia sottolinea il rapporto esclusivo che abbiamo con ciò che definiamo nostro.

Invidia
Tutti, prima o poi nella vita, proviamo invidia per qualcuno. È uno dei sentimenti più comuni, ma anche uno dei più difficili da smascherare. L’invidia è positiva se viene indirizzata verso obiettivi raggiungibili. Un esempio? Alcune ricerche dimostrano che i risultati più apprezzabili nell’ambito lavorativo si riscontrano in situazioni dove c’è una sana competizione fra colleghi.

Odio
È possibile che l’odio, un sentimento così forte, possa avere un risvolto positivo? Odiare qualcuno significa essere dominati da un sentimento che, nel migliore dei casi, rende ciechi e fa perdere di vista la realtà delle cose. Eppure ci sono situazioni in cui questo sentimento è in grado di creare invece di distruggere. Siamo noi stessi non solo grazie a ciò che amiamo, ma anche a ciò che detestiamo. Per diventare maturi abbiamo bisogno di esempi e di modelli positivi. Ma serve anche conoscere, e poter successivamente rifiutare, comportamenti e modi negativi . Provare odio verso qualcuno, dunque, aiuta a definire la nostra personalità.

Rancore
Chi prova rancore, conosce meno degli altri la paura quando decide di passare all’azione. Questa forma di ostilità, quindi, può essere una leva straordinaria per superare delle situazioni particolari se ce n’è bisogno. A una condizione, però: il rancore può essere utile e positivo se viene messo a frutto nel breve periodo. Eppure, sotto al rancore che si prova, si nasconde un’energia positiva su cui fare leva per contestare il comportamento scorretto. In pratica, imparare a indirizzare il rancore nella giusta direzione è un ottimo esercizio per riacquistare fiducia in se stessi. Al di là del risultato che si riesce a raggiungere.

Rimpianto
Secondo gli esperti, guardare al passato e lasciarsi trasportare dalla nostalgia aiuta a mantenere un legame con quello che siamo stati e con le proprie radici. Il rimpianto può provocare dolore da un lato, ma dall’altro dà un senso al presente, è un sentimento che arricchisce l’identità. Chi rimpiange qualcosa che ha segnato la propria vita può dire: “io adesso sono così anche perché ho vissuto quelle esperienze” . Non serve solo a non commettere più gli stessi sbagli in situazioni simili, è anche un insegnamento a reagire con maggiore apertura e disponibilità. Ci dà la spinta giusta per prendere al volo un’altra occasione, anche se diversa da quella che abbiamo sprecato. Nella vita, infatti, le possibilità si ripetono. Sta a noi saperle cogliere e, con il rimpianto, si impara a farlo.

Senso di Colpa
È vero, quando si prova questo sentimento significa che si è fatto soffrire qualcuno, ma il senso di colpa è costruttivo. Il più delle volte, infatti, si può ancora intervenire e riparare il danno. Avvertire la percezione di aver commesso un errore o di aver causato un dolore a qualcuno è un buon segno. È come mettere un freno che nel futuro impedisce di ripetere errori simili.

Vergogna
Se andiamo indietro nel tempo, possiamo ricordare almeno un episodio che ci ha fatto… perdere la faccia: ecco un modo di dire che ben esprime lo stato d’animo di chi si trova a fare i conti con un sentimento come la vergogna. Spesso, nel ripensare a quello che si è provato, si rivive esattamente ciò che è successo tanti anni fa. La ferita ha lasciato il segno. Quale può essere, allora, l’utilità di un sentimento che mette così tanto a disagio? La vergogna aiuta a stare al passo con i cambiamenti della vita, come se gli dicesse: “fai attenzione a come ti vesti, ti pettini o ti trucchi. Misura i gesti, le parole, le azioni”.

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