Questo può accadere in quanto, di fronte ad un camice bianco, in ognuno di noi entrano in gioco molteplici fattori: dal pudore alla voglia di complicità, dal senso di inferiorità alla diffidenza. Sentimenti comprensibili che però possono essere superati. Vediamo allora quali tecniche utilizzare per farsi ascoltare dal dottore e, soprattutto, aiutarlo a capirti meglio.
Può capitare, ad esempio, di trovarsi di fronte ad un medico e di percepire una certa arroganza nel suo atteggiamento. Un tale atteggiamento è tipico di chi non vuole mettere in discussione ruolo e competenze acquisiste davanti ad un paziente. Se ciò ti intimorisce, prova allora ad ammettere davanti a lui le tue paure. In questo modo anche il tuo dottore dovrà tirare fuori le sue doti più umane.
Altre volte, invece, il medico utilizza parole difficili ed oscure che, invece di tranquillizzarci, ci mettono ancora più in ansia, e noi, per timore di fare domande inopportune, stiamo zitti. Un tale atteggiamento però non fa che alimentare le nostre paure ed i nostri interrogativi.
La comunicazione dottore-paziente è fondamentale: non avere vergogna e non sentirti giudicato ma rivolgi al tuo medico tutte le domande che ritieni necessarie per capire meglio la tua malattia. Capire è infatti fondamentale per non ritrovarsi, una volta a casa, ricordando poco o nulla del dialogo avuto con lo specialista.
E se il medico appare distratto e frettoloso? Sarà capitato anche a voi di trovarvi di fronte ad un dottore un po’ distratto che, seduto dietro alla scrivania, continua a scrivere o a fare altro mentre voi state raccontando il vostro malessere.
Per catturare la sua attenzione, smettete di parlare: in questo modo comunicherete a lui il vostro disagio per non essere state prese in giusta considerazione. Oppure adottate una frase del tipo "Forse è meglio che ripassi un’altra volta perché vedo che oggi, dottore, non ha tempo": in questo modo riuscirete a catturate la sua attenzione.
Ma è possibile anche aiutare il medico ad intervenire nel modo migliore: imparare a fidarsi del proprio medico è la cosa migliore. Lasciate perciò perdere quello che amici e parenti ci hanno raccontato su una certa malattia e non tirate in ballo le esperienze della vostra amica per giustificare i dubbi su una terapia piuttosto che un’altra, ma esponete sempre chiaramente il vostro pensiero.
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