Indice dell'articolo
Verità o falsi miti?
Farà male la frutta appena dopo mangiato? È vero che saltare i pasti fa dimagrire? Ci sono alcune false verità che da sempre circondano il momento di mettersi a tavola, assunti difficili da sradicare ormai entrati nell’immaginario collettivo.
A queste e altre domande rispondiamo cercando di chiarire una volta per tutte l’origine dei luoghi comuni e falsi miti. Per evitare di cadere nelle trappole alimentari seminate qua e là, bisogna conoscere le leggende che accompagnano alcune convinzioni, a cominciare dalla frutta consumata dopo il pranzo…
Niente frutta a fine pasto
Molto spesso, quando iniziamo una dieta, ci viene richiesto di mangiare la frutta lontano dai pasti. Non perché faccia ingrassare (una mela ha le stesse calorie sia lontano che vicino ai pasti), ma per evitare certi fastidi dovuti alla digestione. In realtà, a livello di linea, non c’è nessuna differenza.
Quando nelle diete si indica di tenere la frutta lontano dai pasti è semplicemente perché a stomaco vuoto vengono assimilate meglio le vitamine e i principi nutrizionali, o in alcuni casi per evitare fastidiosi gonfiori dovuti alla digestione. Non c’è nessun’altra controindicazione, anzi la frutta favorisce i movimenti intestinali, riduce l’assorbimento dei grassi e facilita l’assorbimento del ferro.
L’acqua a pranzo ingrassa
Se vi dicono di bere due bicchieri d’acqua mezz’ora prima di mangiare durante il regime di dieta, è solo perché l’acqua produce un effetto saziante, non certo perché durante il pasto faccia ingrassare. Al limite, se si eccede nella quantità si allungherà il tempo della digestione a causa di una diluizione dei succhi gastrici.
Un’adeguata quantità d’acqua durante il pasto (600 ml), invece, favorisce i processi digestivi perché migliora la consistenza degli alimenti ingeriti. L’acqua ha 0 calorie, pertanto il suo effetto nell’organismo è esattamente lo stesso a qualsiasi ora del giorno. Anche l’acqua gassata non crea problemi alla nostra salute, al contrario, l’anidride carbonica migliora la conservabilità del prodotto.
Saltare i pasti fa dimagrire
Chi mangia poco non tende ad ingrassare, questo è assodato. Però una cosa è mangiare poco, un’altra è saltare pranzi e cene. Infatti, quando saltiamo un pranzo, arriviamo a ora di cena con ancora più fame, e mangeremo di più e con maggiore velocità, ottenendo così l’effetto contrario a quello voluto.
L’organismo è geneticamente disegnato per risparmiare energia in forma di grasso nei periodi di magra. La conseguenza è che se stiamo tante ore senza mangiare, ad esempio dalla colazione alla cena, il nostro organismo reagirà assimilando maggiormente le calorie dell’ultimo pasto, e le salverà sotto forma di grasso, con risultati controproducenti in tutti i sensi: da un lato avremo fame, dall’altro ingrasseremo!
Un giorno di digiuno fa bene
Quando nelle diete si contempla un giorno di digiuno a settimana, di solito non si intende un’astinenza vera e propria dal cibo, ma l’assunzione in quel determinato lasso di tempo di sola frutta o verdura, accompagnata da acqua e infusi.
Utilizzare un giorno alla settimana dove consumare solo cibi naturali come la frutta contribuisce a disintossicare l’organismo dalle tossine e a mantenere o addirittura perdere peso, soltanto a patto che nel resto della settimana la dieta sia equilibrata e sufficiente. A poco serve un giorno di digiuno se in tutti gli altri giorni facciamo un uso eccessivo di alimenti ipercalorici come pasta, pane o dolci. Peggio ancora se nel giorno di digiuno preferiamo dolci e frutta secca.
La spremuta non ingrassa
Ricca in vitamine e minerali, la classica spremuta d’arancia oltre ad essere una bomba di vitamina C è anche un potente energetico. Infatti contiene molto zucchero, il fruttosio, anche se non viene zuccherata o edulcorata. Basti pensare che un litro di spremuta conta almeno 330 calorie, più o meno l’intero fabbisogno calorico per la nostra prima colazione.
Il suo effetto saziante è anche molto basso, più simile all’acqua rispetto a un’arancia in carne e ‘polpa’, e contiene anche più calorie rispetto a quest’ultima. Caute anche con i succhi di frutta con dicitura ‘senza zuccheri aggiunti’, perchè comunque contengono gli zuccheri naturali della frutta con 70 calorie per bicchiere.
Condividi