Secondo le linee guida del Ministero della Salute, l’organismo umano ha bisogno di tutti i nutrienti per funzionare correttamente. Alcuni sono indispensabili per fornire le energie di cui abbiamo bisogno, altri per proteggerci da alcune patologie e altri ancora per rendere possibili alcuni processi fisiologici. Vediamo quindi insieme che cos’è la dieta Plank, di cosa si tratta, come funziona e i pro e i contro di questo regime dietetico ipocalorico e iperproteico.
La dieta plank è erroneamente attribuita allo scienziato tedesco Max Planck, ma questo regime alimentare sbilanciato ed ipocalorico non ha nulla a che vedere con il fisico tedesco ideatore della teoria dei quanti.
Il funzionamento della dieta Plank è abbastanza semplice e si basa sul fatto che un’alimentazione molto sbilanciata induce al risveglio il metabolismo.
La promessa di questa dieta è quella di far perdere nove chili in sole due settimane e di far mantenere il peso forma ritrovato per almeno tre anni.
Secondo alcune statistiche, sembrerebbe che questo regime funzioni davvero perché le persone entusiaste dei suoi effetti sono di gran numero maggiore rispetto a quelli che non hanno riscontrato benefici in termini di perdita di peso. Tuttavia, per poter perdere nove chili in due settimane è fondamentale seguire la dieta in maniera meticolosa, ma poiché nessuna dieta è miracolosa, molti lamentano il fatto di aver riacquisito, dopo pochi mesi, molti dei chili persi.
C’è da precisare però che nessuna dieta, per quanto possa essere capace di risvegliare il metabolismo, può far mantenere il peso forma se si inizia a mangiare senza limiti di qualità e di quantità. I risultati ottenuti vanno salvaguardati sempre.
Come si fa quindi a perdere nove chili in due settimane? Semplice: si eliminano quasi totalmente i carboidrati, gli zuccheri, le fibre, i grassi vegetali, i formaggi (concesso solamente quello svizzero), le salse el’alcool.
Gli unici alimenti ammessi sono pollo, bistecche, uova, formaggio svizzero, carote, insalata condita con pochissimo sale, limone e olio, caffè amaro. È una dieta iperproteica, non adatta quindi a chi soffre di colesterolemia e acidi urici (gotta).
Rispondiamo ora alla domanda: la dieta Plank fa male?
La risposta è naturalmente complessa, perché non esiste una dieta unica per ciascuno di noi e ogni regime dietetico deve essere personalizzato dal medico in base al quadro clinico della paziente. In linea di massima, la Plank è una dieta “lampo”, e quindi nessun dietologo la prescriverà mai, perché per perdere peso bisogna seguire un percorso più lento e progressivo. Tuttavia, poiché è previsto che questa dieta sia seguita solamente per due settimane, è improbabile che provochi danni irreversibili. In ogni caso, per evitare malesseri di qualsiasi tipo, è bene che tu chieda prima il parere del tuo medico.
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