Il fenomeno è in crescita come è normale che sia, considerando l'incremento dell'uso del computer, la sempre maggiore diffusione di internet e la nascita di molte professioni legate all'utilizzo delle nuove tecnologie, in cui il computer la fa da padrone: il risultato è che ogni anno viene colpito un milione di persone in più. Alla base dei problemi visivi causati dal monitor c'è una componente cui purtroppo non è possibile ovviare: le immagine del computer sono formate da migliaia di piccoli punti, non costituiscono cioè figure reali, nitide e distinte, tali che gli occhi possano metterle veramente a fuoco. Oltre a ciò l'immagine al monitor è continuamente aggiornata, in inglese si dice refresh. Se la frequenza di refresh è alta l'immagine è più stabile e l'occhio fatica di meno, ma deve comunque adattarsi con tanti micromovimenti al refresh, stressandosi molto più che in condizioni normali.
A questa variabile fissa se ne aggiungono altre che invece si pongono sotto il nostro controllo e che quindi possono venire contrastate in modo efficace. Un'importante fattore su cui si può intervenire è la distanza dal monitor. Sbagliando, siamo soliti tenere lo schermo del PC a pochi centimetri dal naso, anche quando non è necessario. Va poi curata con attenzione l'illuminazione dell'ambiente in cui si lavora, così da impedire che sulla superficie dello schermo si formino riflessi indesiderati che a lungo andare possono affaticare la vista. Un certo grado di responsabilità nel causare danni ai nostri occhi andrà attribuito anche alla qualità dell'aria dell'ambiente di lavoro, così come è importante riconoscere subito i sintomi della sindrome visiva da computer (CVS = Computer Vision Syndrome), per intervenire al più presto.
Se mentre lavori al terminale avverti bruciore agli occhi, un'eccessiva asciuttezza o lacrimazione e ti stanchi a leggere, inoltre se i sintomi ti perseguitano anche a casa e ti accorgi di avere una visione annebbiata o sdoppiata, provi fastidio alla luce, hai mal di testa, allora è quasi certo che soffri di CVS. Che puoi fare per cercare di attenuare i sintomi o, se fortunatamente non ne sei afflitta, per evitare di ritrovarti alle prese con i fastidiosi disturbi sopra elencati? Ecco alcune accortezze di facile applicazione
- esegui una visita oculistica per capire se i tuoi malanni derivano da un difetto visivo vero e proprio (e ripeti le visite periodicamente)
- tieni il viso a 50-60 cm di distanza dal videoterminale
- mantieni la sommità dello schermo leggermente al di sotto del livello degli occhi
- riduci la distanza tra lo schermo e i documenti che utilizzi sulla scrivania per non affaticare gli occhi in continui cambi di messa a fuoco
- elimina i riflessi sullo schermo mediante lampade apposite e tirando le tende di eventuali finestre poste alle tue spalle
- cerca di areare spesso il locale dove lavori: l'aria secca e polverosa è nemica dei tuoi occhi
- attenua luminosità e contrasto dello schermo per non sottoporre la tua vista ad un bombardamento che a lungo andare li stanca
- ogni 15 minuti, o anche meno, distogli lo sguardo dal computer e metti a fuoco un oggetto lontano (oltre 6 metri): ha un effetto rilassante
- batti le palpebre frequentemente per umidificare, rilassare e pulire gli occhi
Può essere di conforto sapere che i moderni schermi a bassa emissione non danneggiano direttamente la vista, ma la affaticano "soltanto". L'ideale sarebbe però di poter lavorare con schermi a cristalli liquidi, che non sono soltanto meno ingombranti e più belli da vedere, ma anche più rispettosi dei nostri organi visivi. Per la loro introduzione e diffusione su larga scala sembra sia da attendere ormai solamente qualche anno. Nell'attesa non dimenticare le regole sopra elencate!
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