MANGIARE BENE

Pausa-pranzo: cosa mangiare?

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Come fare per evitare il mordi e fuggi della pausa pranzo

Nei casi più gravi si addenta un panino senza neppure smettere realmente di lavorare, ma limitandosi a rallentare soltanto un po' il ritmo. Tuttavia fanno la loro parte anche le nuove tecnologie: posta elettronica, PC e videogames sono i principali nemici di primi e secondi piatti, ai quali si rinuncia, anche a casa, a favore di un sandwich, per non dover essere costretti ad allontanarci da tastiera, video e consolle. Il rischio a questo punto non è però costituito soltanto da quello che si mangia, ma dal modo in cui lo si assume. Il cibo viene masticato poco e ingurgitato rapidamente a causa della fretta e dell'attenzione rivolta ad altro, cosicché non viene concesso agli enzimi digestivi, contenuti nella saliva, il tempo sufficiente per attaccare il boccone. Ciò si traduce, specialmente a lungo andare, in disturbi e problemi di natura gastrointestinale, mentre chi già soffre di gastrite o altro peggiora il suo stato.

Farcitura e imbottitura dei panini, naturalmente, contribuiscono ad aggravare il tutto, perciò bisogna usare attenzione nello scegliere dalle vetrinette dei bar. Il prosciutto crudo è un'ottimo alimento, ma i panini pieni di salse e intingoli vari, ricchi di grassi, determinano un rallentamento della digestione e un sostanziale aumento dell'apporto di calorie. Lo stomaco può risentirne e così pure l'intestino, che soffre della quasi totale assenza di fibre nei panini, i quali apportano invece molte vitamine, proteine e carboidrati. Orientati allora su panini che contengano verdure, oppure prendi anche un'insalata e mangia sempre un frutto.

I danni, forse meno seri, ma non per questo più accettabili, vanno a riguardare, immancabilmente, anche la linea. Il sandwich contiene molte calorie: sbagliatissimo credere di non aver mangiato niente se si è mangiato 'solo' quello! In realtà equivale e a volte supera un completo pasto leggero. Ovviamente consumarlo seduti alla scrivania è peggio: i nutrienti sono smaltiti con più difficoltà e il metabolismo si adegua ai nuovi ritmi bruciando meno calorie. Ecco che i chili in più cominciano a farsi notare. Come difendersi da queste insidie, quando per motivi di lavoro si è costretti a ricorrere al panino?

  • Varia la scelta del pasto. Ai panini più elaborati e conditi alterna spesso quelli 'frugali', con bresaola o carni magre a fette. Opta qualche volta per il trancio di pizza, che fa da piatto unico.

  • Se resti in ufficio, non restare sempre seduta anche quando mangi, ma cerca di passeggiare un po'. Mangia lentamente!

  • Ricorda di bere molto e di introdurre fibre, per agevolare la digestione e l'eliminazione delle scorie.

  • Almeno due volte, in una settimana lavorativa, cerca di consumare un pasto caldo in tranquillità.

  • Attenzione alla cena. L'errore è di lasciarsi andare, convinti che il panino mangiato a pranzo non costituisca un pasto vero e proprio. Il rischio è maggiore perché di sera il metabolismo è più lento e brucia meno calorie.

  • Gli ingredienti: sì a prosciutto cotto, crudo e speck sgrassati (40-50 gr.); no a mortadella, coppa, salame, pancetta dove il grasso non è visibile e difficile da togliere. Sì ai formaggi freschi: mozzarella, scamorza, caprino, stracchino (60-70 gr.). Sì a roast beef, arrosto di tacchino, bresaola (60 gr.); no alla cotoletta. Sì a tonno sgocciolato (80 gr.) e gamberetti più un cucchiaio di maionese light. Sì a tutte le verdure, crude o alla griglia, in quantità.

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