Il modo più sicuro per prendersi cura del proprio seno è la visita clinica seniologica. Si tratta dell'esame alla mammella eseguito dal proprio medico o da uno specialista, al fine di riscontrare l'eventuale presenza di noduli o di alti segni clinici sospetti.
La visita, anche se effettuata da medici esperti, non è sufficiente ad escludere la presenza di un tumore, e qualsiasi risultato, anche se minimamente dubbio, deve essere integrato da altri esami.
ESAMI CLINICI:
- Ecografia: non deve essere utilizzata come unico test, ma offre contributi spesso insostituibili nella diagnosi di lesioni nodulari benigne.
- Mammografia: è la tecnica più idonea per diagnosticare la maggior parte dei tumori della mammella in fase iniziale;
- Prelievi con ago: nel caso di esiti clinici sospetti è necessario eseguire un innocuo prelievo con ago;
- Risonanza magnetica: è da effettuare in tutti i casi positivi prima di un intervento chirurgico, per definire in modo preciso la conformazione della lesione;
Gli esperti consigliano di effettuare almeno una volta al mese anche un 'autoesame', che consiste nell'osservazione allo specchio delle proprie mammelle e nella palpazione delle stesse. La metodologia di esame è semplice, ma è bene che sia una persona esperta ad insegnarla.
Il compito dell'autoesame non è quello di diagnosticare eventuali problemi, ma solo di osservare e conoscere le proprie mammelle in modo da percepire immediatamente gli eventuali cambiamenti persistenti e comunicarli immediatamente al proprio medico. E' anche utile evidenziare, con una leggera spremitura del capezzolo, se sono presenti secrezioni.
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