Tutte noi appassionate del mare con la ‘emme’ maiuscola abbiamo una nuova filosofia di riferimento: lo swimtrekking.
Tra le tue amiche c’è sicuramente chi sogna di andare al mare per starsene tranquilla a cuocere sotto il sole in spiagga, e c’è chi preferisce andare al centro della natura, non rinunciando al piacere dello sport e della scoperta.
Tu puoi avere entrambe le cose: il mare e la passeggiata. Così come utilizziamo le gambe per spostarci sulla terra, allo stesso modo puoi sfruttare le capacità natatorie per “passeggiare” nel mare.
Lo scopo del trekking a nuoto è quello di vivere la vacanza costeggiando a nuoto le più belle isole e coste italiane alla scoperta di luoghi nascosti e meno accessibili, ma assolutamente suggestivi, tra spiagge deserte, gole, calette e grotte nascoste. Questo sport è molto appassionante e allo swimtrekker provetto occorrono solo muta, pinne, maschera e boccaglio.
L'assoluta novità è data da un piccolo scafo in vetroresina nel quale è contenuto tutto l'occorrente per l'escursione. Lo scafo, il cui nome tecnico è zaino stagno idrodinamico, viene trainato e contiene cibo, acqua, abiti, scarpe, macchina fotografica e tutto ciò che lo swimtrekker vuole avere sempre con sé.
Per praticare questa disciplina non occorre essere degli atleti, bastano delle buone basi di nuoto. Una buona abilità natatoria consente allo swimtrekker di realizzare dei veri e propri viaggi, spostandosi in mare per intere giornate, senza eccessiva fatica.
Non essendo un'attività agonistica, proprio come il trekking di montagna, lo swimtrekking permette di muoversi lentamente, di godere del paesaggio e di calibrare il proprio tragitto in base alle proprie capacità atletiche. Si tratta di un'attività prevalente aerobica che consente di bruciare grassi, che dura da un minimo di due ore fino a un massimo di sei o sette, comprese pause e soste in cui potremo concederci anche un po’ di spazio per la ‘tintarella’.
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