Creare armonia ed un ambiente sereno in famiglia per alcuni è quasi un'utopia, ma un modo per ottenerla ci sarebbe: riscoprire l'arte del mediare.
Usando tattiche e parole giuste tutti i membri della famiglia possono contribuire a costruire in casa propria un clima di felice convivenza.
Si sa, in famiglia tutti contano sulla figura femminile per avere un supporto: è infatti proprio la mamma, la moglie o la compagna la prima persona a cercare di unire quotidianamente i bisogni e le necessità degli altri componenti della famiglia. E' importante però sensibilizzare anche il marito, il partner e i figli, responsabilizzarli perché aiutino la donna in questo non facile compito.
Il primo passo? Per mediare non cedere ai ricatti, ai malumori o ai conflitti con adolescenti, marito o suoceri ma bensì cerca di conciliare le loro esigenze con le tue e con quelle della tutta famiglia.
Non rassegnarti ai capricci dei figli che insistono nel voler imporre certe abitudini, come trasgredire agli orari o chiudersi in camera per passare il tempo davanti al computer o il cellulare. Non accettare un marito passivo che passa il suo tempo libero a seguire il calcio in televisione. Non digerire malamente una suocera che ti tratta in maniera diversa rispetto all'altra nuora: cerca di conciliare.
Ma qual è il modo corretto? Realizza che stai ragionando su posizioni diverse e che per convivere è necessario trovare un punto d'incontro.
Non demoralizzarti se quotidianamente devi lavorare sodo per ritrovare un clima sereno: la famiglia è un luogo vivo dove i conflitti "devono" esistere. E'controproducente però ingoiare o tacere ogni comportamento considerato sopra le righe.
La tattica migliore è sempre e comunque il dialogo, anche se a volte appare la via più difficile. Mettiti in un'altra prospettiva, sull'altra riva, e trasforma il tuo malumore in riflessione: in questo modo potrai scoprire pensieri e preoccupazioni quasi segreti della persona che hai di fronte.
Ma come trovare un punto di partenza tra due posizioni apparentemente distanti? Uno degli strumenti migliori è l'empatia, cioè mettersi nei panni e nei pensieri dell'altro.
Il partner o il marito lavora molto e ti lamenti che non sappia dialogare con i figli? Forse viene da un nucleo familiare poco incline al dialogo e attende da te un suggerimento ed un supporto.
Tuo figlio non ti ascolta e sembra chiuso nel suo mondo? Prova ad avvicinarti alle cose che gli piacciono veramente per condividere o parlare di un argomento che a lui interessa.
Tua suocera sembra ignorarti? Ricordati che tu sei una persona indipendente da lei, ma cerca di colpirla con un tuo comportamento inaspettato, magari facendole un complimento: la sorpresa probabilmente la farà riflettere e si accorgerà di avere un atteggiamento poco gentile con te.
Con questo atteggiamento riuscirai a tenere in equilibrio le esigenze di tutti e con il tuo esempio insegnerai alla tua famiglia che questa è la via migliore per crescere e vivere in modo armonioso all'interno di un nucleo familiare: chiedi anche a loro di compiere lo stesso sforzo per venirvi incontro reciprocamente.
Ricorda che l'importante è ...
- prima di tutto prestare attenzione al discorso e alle osservazioni dell'altro, poi semmai puoi aggiungere il tuo contributo: apparirai generosa ed incline al dialogo;
- fare brevi interventi: darai l'impressione di essere altruista;
- sorridere spesso: se l'occasione di dialogo te lo consente: sembrerai positiva e gradevole;
- parlare adeguando il volume ed il ritmo a quello altrui: mostrerai sicurezza di te.
Ti sembra difficile? Sicuramente è un lavoro lungo ma ti porterà grandi risultati e soddisfazioni.
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