La tensione a livello psichico aumenta continuamente e si scarica sul corpo in una serie di reazioni fisiche che investono tutti gli apparati: respiratorio, circolatorio, gastrointestinale, genitale. Sono inoltre sempre di più le persone che soffrono di attacchi di panico, con le loro caratteristiche sensazioni di impazzire e di morire.
CHI VIENE COLPITO DALLO STRESS
Le statistiche dicono che i più esposti allo stress sono coloro che hanno mansioni lavorative particolarmente impegnative, professionisti e manager, che devono far fronte a una molteplicità di compiti mantenendo sempre alto il livello di eccellenza. E' a rischio però anche il perfezionista che, indipendentemente dagli impegni reali, pretende troppo da se stesso e non ammette il benché minimo errore. Per contro, però, anche lavori troppo facili e poco interessanti possono risultare stressanti per un individuo intelligente e brillante, che sente soffocate le sue reali capacità. Inoltre eventi traumatici come licenziamenti, abbandoni affettive, incidenti, morti o esami sembrano diminuire il numero di linfociti e di anticorpi presenti nel sangue ed espongono a contagi e malattie.
UN CAMPANELLO D'ALLARME
Da un punto di vista biologico, lo stress ha una funzione importante. Si tratta infatti di una risposta emozionale a degli stimoli che spinge l'individuo a cercare di adattarsi meglio all'ambiente, attuando un cambiamento che lo porta a superare le difficoltà. Una sorta di campanello d'allarme, insomma. Lo stress diventa negativo, però, se gli sforzi falliscono, quando la pressione è eccessiva o quando l'individuo non riesce a trovare una soluzione adeguata. In questo caso alle fasi di reazione e resistenza subentra quella di esaurimento, che determina un crollo delle difese e un abbassamento del livello di energia. Così si spiegano l'affaticamento e la stanchezza cronica di alcune persone.
RITROVARE SE STESSI
Da un punto di vista psicologico, lo stress è un importante indicatore di un malessere profondo. Vuol dire che la persona non vive in sintonia con la propria natura, con le proprie aspirazioni e le proprie potenzialità. Quando si sta male è il momento di prendere il coraggio di guardarsi dentro per cercare di ritrovare se stessi, al di là delle convenzioni a cui ci siamo adeguati e degli ideali imposti che vogliamo perseguire. Forse occorre "staccare la spina" perché ci stiamo scaricando. Quando si è in sintonia con se stessi ci si ricarica automaticamente. Se non tutto il male viene per nuocere, come recita il proverbio, anche lo stress può servire a ricordarci che noi siamo il bene più prezioso che abbiamo e occorre cercare di volerci bene.
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