La vera moda nel campo del beauty sono le creme e sieri retinol like, ovvero quei prodotti che contengono le nuove forme di retinolo alternativo come quello ricavato dalle peonie (peony superior retinol) e da una vasta gamma di sostanze vegetali.
Il retinolo è in assoluto il prodotto più utilizzato per contrastare l’invecchiamento. Nel 2024, la Commissione dell'Unione Europea ha annunciato che il suo impiego nelle creme di bellezza deve limitarsi allo 0,3% per il viso e fino allo 0,5% per il corpo (vale per gli ingredienti retinol, retinyl acetate e retinyl palmitate e i brand hanno 3 anni per adeguarsi alla restrizione).
I bio retinoli ovvero quei prodotti che agiscono come retinoli, ma hanno una provenienza diversa sono il futuro, perché sono composti alternativi ma identici all’originale. Tra le fonti più sostenibili c’è la microalga Chlorella vulgaris, proposto come alternativa sia del retinolo che del delicato bakuchiol.
Ottimo anche la Bidens Pilosa, una pianta erbacea, prevalentemente nativa delle aree tropicali del Sud America. Questo fiore è noto per le sue applicazioni nella medicina popolare ed erboristica.
Retinoli vs Retionl like
Come il retinolo, il bio-retinolo è ottimo per ridurre rughe, linee sottili e la comparsa di macchie scure sulla pelle. Accelera il rinnovamento della pelle e stimola l'elasticità della pelle, con conseguente pelle più liscia e dalla consistenza uniforme.
Tuttavia, retinolo e bio-retinolo non sono uguali quando si tratta di effetti collaterali. A differenza del retinolo, il bio-retinolo non deriva dalla vitamina A. Ciò significa che il bio-retinolo agisce a livello del derma della pelle senza stimolare l'epidermide. Evitando l'epidermide, il bio-retinolo non sensibilizza la pelle. Retinolo e retinoidi creano un'ipersensibilità sensoriale che può portare a ustioni o arrossamenti della pelle perché attivano i recettori a livello dell'epidermide.
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