L'Agenda 2030 è il documento di intenti siglato nel 2015 dai paesi membri dell'Onu per lasciare alle prossime generazioni un mondo più equo, migliore, più sostenibile e resiliente. L'obiettivo 3 dell'Agenda 2030 è dedicato al tema della salute. Il suo titolo spiega perfettamente qual è lo scopo del terzo SDGs: "Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età".
Secondo i dati resi noti, ogni anno più di 6 milioni di bambini muoiono prima di compiere 5 anni. Il settore sanitario ha permesso di evitare molti di questi decessi: ad esempio, dal 2000 i vaccini contro il morbillo hanno salvato più di 15 milioni di vite. Eppure, ancora oggi molti piccoli bambini muoiono, soprattutto in Africa subsahariana e nell'Aria meridionale (4 morti infantili su 5). I bimbi più a rischio sono coloro che sono nati in condizioni di povertà. Anche per quello che riguarda la mortalità materna, questa si è ridotta draticamente dagli anni Novanta. Tuttavia, il tasso di mortalità materna nei paesi in via di sviluppo è ancora alta: è 14 volte maggiore rispetto alle zone più ricche del mondo. Manca l'assistenza medica per mamme e bambini, così come manca un'educazione volta a prevenire gravidanze indesiderate e malattie trasmissibili con rapporti non protetti.
Per quello che, invece, riguarda le malattie più mortali, nel 2013 le nuove infezioni da HIV si sono ridotte rispetto al 2001 e oggi molti pazienti sieropositivi hanno un'aspettativa di vita migliore. Eppure aumentano i bambini infettati dal virus HIV, che rappresenta anche la principale causa di morte tra le donne i n età riproduttiva. L'AIDS è oggi la principale causa di morte tra gli adolescenti africani (e la seconda causa a livello mondiale).
Il terzo obiettivo dell'Agenda 2030 mira a ridurre entro il 2030 il taso di maternità materna globale e a porre fine alle morti evitabili di neonati e bambini under 5. Sempre entro il 2030 si spera di porre fine alle epidemie di AIDS, tubercolosi, malaria e malattie tropicali trascurate, di combattere altre malattie come l'epatite o patologie trasmissibili. Si mira a migliorare le campagne di prevenzione e offrire cure e trattamenti sempre più idonei, per la salute del corpo e anche della mente.
L'obiettivo entro il 2030 punta a "garantire l’accesso universale ai servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, inclusa la pianificazione familiare, l’informazione, l’educazione e l’integrazione della salute riproduttiva nelle strategie e nei programmi nazionali" e una copertura sanitaria universale, sostenendo anche la ricerca medica e lo sviluppo di nuovi vaccini e farmaci per malattie trasmissibili e non trasmissibili.
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