SALUTE

Come leggere le etichette dell’acqua minerale

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Saper leggere bene le etichette dell’acqua può essere una risorsa importante per la salute

Imparare a leggere bene le etichette dell’acqua significa fare un investimento per la tua salute. L’acqua non è tutta uguale ed è davvero importante conoscerne le proprietà. Partendo dal presupposto che ciò che conta sia bere, è anche vero che ogni età della vita ha bisogni di un’acqua diversa, magari più o meno ricca di Sali minerali. Ecco le voci a cui prestare attenzione:

Durezza. È l’indicatore che esprime la quantità di calcio e magnesio presenti nell’acqua, espresso in gradi «francesi». Non è sempre presente in etichetta, in quanto la quantità di calcio e magnesio viene espressa nella lista delle sostanze caratterizzanti disciolte.

Residuo fisso. È una misura di laboratorio che indica il contenuto totale di sali minerali disciolti nell’acqua dopo l’evaporazione di un litro di acqua a 180 gradi. Questo parametro permette la seguente classificazione:

  • Minimamente mineralizzate (quando il residuo fisso è inferiore o uguale a 50 mg/l). Si tratta di acque definite “leggere” che favoriscono la diuresi e l’espulsione di piccoli calcoli renali.
  • Oligominerali (quando il residuo fisso è compreso tra 50 e 500 mg/l). Dal momento che contengono poco sodio sono ideali per essere bevute a tavola ogni giorno. Tra i vari benefici svolgono anche un’ottima azione diuretica. In Italia queste sono quelle maggiormente diffuse, oltre il 61% di tutte quelle presenti sul territorio.
  • Medio minerali (quando il residuo fisso è compreso tra 500 e 1.500 mg/l). Questo tipo di acqua contiene un’alta percentuale di sali minerali. Ricche di sali minerali (quando il residuo fisso è superiore a 1.500 mg/l). Sono acque molto ricche di sali. Per questo sono spesso utilizzate a fini curativi e solo su consiglio medico.

pH. È il parametro che misura l’acidità dell’acqua. Il valore 7 indica acqua neutra. Più il valore è inferiore a 7, più è acida. Più è superiore, più è alcalina.

Nitriti e nitrati. Sono i parametri tenuti maggiormente sotto controllo per la loro valenza legata all’inquinamento. I nitriti sono indicatori di inquinamento che devono essere presenti sotto il limite indicato dalla normativa (il limite massimo consentito è 0.02 mg/L). Per i nitrati il limite massimo per gli adulti è 45 mg/L. Nelle acque destinate al consumo umano il DLgs 31/2001 stabilisce per i nitrati il valore massimo di 50 milligrammi per litro.

Conducibilità. La maggior parte delle acque minerali commercializzate presenta conducibilità elettrica compresa fra 100 e 700 µS/cm (microsiemens per cm). Una maggiore quantità di elettroliti significa alta concentrazione di minerali, valori bassi (sotto 100 µS/cm) sono tipici, invece, di acque povere di Sali: le acque oligominerali.

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