SALUTE

Epatite C: sintomi, cause e cure

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Tutto quello che devi sapere sull'epatite C.

Indice dell'articolo

L'epatite C è una malattia infiammatoria del fegato, provocata dal virus dell'epatite C (Hepatitis C Virus o HCV, se si usano i termini in inglese). L'infezione acuta di solito è lieve e asintomatica, ma nel 50-80% dei casi rimane nell'organismo diventando cronica. Nel mondo l'epatite C è una delle principali cause di trapianto e di sviluppo di patologie croniche a causa del fegato, come la cirrosi epatica, l'epatite, il cancro al fegato. È diffusa soprattutto in Asia e in Africa. 100 milioni di persone a livello internazionale hanno un'infezione cronica. Ogni anno, 400mila malati muoiono per le conseguenze della malattia.

Sintomi

Quando si contrae il virus dell'epatite C, i sintomi possono manifestarsi anche dopo molto tempo. Generalmente la sintomatologia si manifesta dopo 1-3 mesi dalla diffusione del virus nel corpo e comprende, quando presente:

  • febbre
  • malessere generale
  • stanchezza
  • debolezza
  • ittero
  • urine scure
  • feci chiare
  • nausea
  • vomito
  • dolori all'addome
  • inappetenza
  • dolori articolari e muscolari

Cause e contagio

L'epatite C è causato dal virus a RNA HCV, dall'inglese Hepatitis C Virus. Ne esistono di 6 tipi principali, con numeri arabi da 1 a 6, e diversi sottotipi, indicati invece con le lettere minuscole dell'alfabeto. La malattia si trasmette tramite il contatto con il sangue di persone infette, attraverso ferite sulla pelle o le mucose. Le modalità di contagio sono diverse: scambio di siringhe e aghi, strumenti medici non sterilizzati, trasfusioni di sangue non controllate, donazioni di sangue non controllato, applicazioni di piercing e tatuaggi in ambiente non sicuro, uso di oggetti per la cura personale di altre persone. A differenza dell'epatite B, è più raro il contagio durante un rapporto.

Cure e prevenzione

L'epatite C si cura ricorrendo a farmaci antivirali ad azione diretta. Inoltre, di solito si ricorre a trattamenti utili per intervenire sui sintomi o per scongiurare eventuali conseguenze gravi. Solo nei casi gravi, con cirrosi severa e compromissione del fegato, o in presenza di epatocarcinoma, si ricorre al trapianto di fegato.

Oggi, purtroppo, non esiste un vaccino contro l'epatite C, anche se nei casi di malattia cronica i medici consigliano la vaccinazione per l'epatite A e B, perché ammalarsi anche di queste infezioni potrebbe peggiorare lo stato di salute del fegato. Per evitare il contatto con il virus non dovremmo mai scambiare siringhe, aghi e oggetti per la cura e l'igiene personale e dovremmo sempre avere rapporti protetti. In caso di tatuaggi o piercing, meglio rivolgersi a professionisti che seguono le buone norme di sicurezza.

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