Il filo interdentale non è un accessorio particolarmente amato, ma è fondamentale un uso periodico, anzi quotidiano. Pulisce gli spazi tra i denti dove lo spazzolino non può arrivare. L'obiettivo è interrompere la formazione della placca dentale, un rivestimento appiccicoso composto da batteri e particelle di cibo sulla superficie dei denti.
La placca che si accumula sotto il collo del tessuto gengivale non si toglie con lo spazzolino, che ha il compito di eliminarla nella zona esterna. Quando ti puoi accorgere che è ora di correre ai ripari e usare il filo? Quando si manifestano i seguenti sintomi:
Gengive sanguinanti e alito cattivo. La placca persistente può causare gengivite, un'infiammazione delle gengive. I primi segni includono gengive gonfie e dolenti che sanguinano quando si usa lo spazzolino o il filo interdentale e un alito persistente e maleodorante .
Parodontite. Quando la placca non viene rimossa tempestivamente, assorbe il calcio dalla saliva e presto si indurisce trasformandosi in tartaro, che può essere eliminato solo con strumenti professionali per la pulizia dentale. Se il tartaro rimane in sede per un lungo periodo di tempo, può provocare parodontite, una condizione infiammatoria che può causare il distacco delle gengive dai denti e la perdita dell'osso di sostegno. Alla fine, una grave parodontite porta all'allentamento dei denti e alla relativa perdita.
Carie. L'equilibrio tra microrganismi buoni e cattivi si inverte quando si ha una malattia parodontale. La quantità di batteri nocivi che causano infiammazioni e infezioni aumenta. Inoltre, possono causare carie.
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