Donare il sangue è un bellissimo gesto di solidarietà, che tante persone possono compiere per aiutare chi ha bisogno di tali componenti perché vittima di incidente, malato, ricoverato in ospedale. Le strutture sanitarie, tramite l'Avis, sono sempre alla ricerca di nuovi donatori, per assicurare il fabbisogno in ogni circostanza e anche in eventuali emergenze. Ogni quanto si può donare il sangue?
Abbiamo già visto chi può presentare domanda per diventare donatore di sangue. Oggi vogliamo soffermarci sulle modalità di donazione, su quali tipi di donazione si possono fare e l'intervallo di tempo che deve intercorrere tra una e l'altra. Esistono, infatti, diverse tipologie di donatori:
- Donatori di sangue intero, per la produzione degli emocomponenti (plasma, piastrine, globuli rossi). La seduta per il prelievo del sangue dura all'incirca 15 minuti. I donatori maschi e le donatrici in età non fertile possono donare sangue intero ogni 3 mesi. Invece, le donne in età fertile possono donare al massimo due volte l'anno, con un intervallo minimo di 3 mesi.
- Donatori solo di plasma, plasmaferesi. La seduta ha una durata di 50 minuti, durante i quali, tramite una procedura specifica e sicura, il plasma viene separato dalle altre componenti del sangue, re-infuse poi nel circolo sanguigno. Per ogni donazione si raccolgono 600 ml di plasma. La legge italiana prevede che la donazione di plasma possa avvenire anche ogni 14 giorni.
- Donatori di piastrine, piastrinoaferesi. La seduta ha una durata di circa un'ora e mezza: tramite un'apparecchiatura si estraggono le piastrine, mentre plasma, globuli rossi e globuli bianchi vengono re-infusi al donatore. Si possono fare fino a un massimo di 6 donazioni l'anno.
Infine, devi sapere che si possono anche fare donazioni multiple di emocomponenti (plasma e globuli rossi o piastrine e globuli rossi, ad esempio). Per informazioni, chiedi al centro AVIS più vicino a te, al tuo medico curante o in ospedale.
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