Il singhiozzo è un disturbo piuttosto comune e decisamente banale, anche se potrebbe essere molto fastidioso. Colpisce fin dalla nascita e può manifestarsi sporadicamente o con una certa frequenza. Tutti si chiedono perché viene il singhiozzo. Innanzitutto, dobbiamo sapere che si tratta di un fenomeno che si manifesta a causa delle contrazioni ripetute e involontarie del diaframma. Il diaframma è il muscolo che si contrae quando inspiriamo e si estende quando, invece, espiriamo.
Ma per quale motivo viene il diaframma? Perché un'irritazione del nervo frenico, che controlla le contrazioni del diaframma, smette di compiere la sua funzione primaria. Da questa irritazione, viene fuori il singhiozzo, che ha un andamento ritmico e continuo anche per diversi minuti. Il classico suono del singhiozzo è provocato dal fatto che quando il diaframma si contrae la glottide, la valvola che separa l'apparato respiratorio dall'apparato digerente, si chiude in modo veloce.
Inoltre, gli esperti sottolineano che il singhiozzo si manifesta all'improvviso, quando una persona meno se lo aspetta, coinvolge anche parti del sistema nervoso, come ad esempio le aree che controllano la respirazione e l'ipotalamo. Le cause della sua manifestazione non sono però del tutto note, si sa però che si possono scatenare quando lo stomaco è dilatato, in presenza di sbalzi di temperatura improvvisi, in caso di abusi di alcolici che provocano danni alla mucosa gastrica, quando non ci si sente a proprio agio e si respira in modo affannoso, ingerendo più aria di quella inalata normalmente.
Il singhiozzo può durare pochi secondi o anche qualche minuto. In caso di alcune malattie, può andare avanti anche per ore, se non per giorni. Per farlo passare bisogna inspirare, trattenere il fiato e cercare di non far uscire l'aria per almeno una decina di secondi, se non 25 secondi. Così il diaframma può rilassarsi e noi possiamo dimenticare il singhiozzo.
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