Non tutte le ricette sono uguali e le durate sono variabili. Quindi fai ben attenzione al tipo di prescrizione per usarla correttamente. Le ricette elettroniche di prestazioni farmaceutiche hanno una validità di 30 giorni a partire dalla data di prescrizione: alla scadenza di tale termine, la ricetta non ha più valore e i farmaci non possono essere più erogati. La ricetta per la prescrizione di prestazioni di specialistica/diagnostica ambulatoriale ha invece validità di 1 anno.
In vista dell’introduzione di un nuovo tariffario dell’assistenza medica specialistica, che entrerà in vigore nel 2024, a partire dal 1° ottobre 2023, la validità delle ricette prescritte per visite ed esami sarà temporaneamente pari a sei mesi.
In questa fase transitoria, quindi, il cittadino dovrà procedere con la prenotazione della prestazione sanitaria in un tempo massimo di sei mesi dalla prescrizione, anziché di un anno.
Facciamo poi una distinzione in base al tipo di ricetta:
- ricetta rossa o elettronica, compilata sul ricettario regionale, per i medicinali a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN)
- ricetta bianca, compilata sul ricettario personale del medico, per i medicinali con costo completamente a carico del cittadino, i cosiddetti medicinali di Fascia C
La ricetta bianca ha invece validità differenti, perché può essere ripetibile e non ripetibile. La prima serve per prescrivere farmaci che possono essere ritirati più volte (pensiamo alla pillola anticoncezionale). Il farmaco può essere venduto fino a un massimo di 10 volte in sei mesi. ci sono farmaci che invece necessitano ricette della durata di 30 giorni e consentono la vendita di 3 confezioni. La ricetta bianca non ripetibile, invece, serve per un acquistare un farmaco una sola volta: in questo caso la ricetta dura 30 giorni.
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