La primavera è una stagione amata da molti, perché dopo il lungo inverno la natura si risveglia, così come la nostra voglia di stare il più possibile all'aria aperta. Purtroppo sono anche altre le cose che potrebbero ridestarsi dal torpore: non solo le allergie primaverili, ma anche il reflusso che di solito in primavera peggiora, al pari dell'acidità di stomaco. Perché questo accade?
In Italia sono circa 15 milioni le persone che soffrono di reflusso gastroesofageo, una malattia che si manifesta quando i succhi gastrici, che agevolano la digestione, vengono in contatto con la parete dell'esofago, che non è rivestita da mucose e non è protetta dalle secrezioni gastriche. Quando il materiale acido risale dallo stomaco potremmo notare bruciore, acidità, senso di pesantezza.
In primavera questo disturbo si acutizza a causa del cambio di stagione: in questo periodo il nostro organismo assiste ad un aumento nella produzione di acido cloridrico. C'è anche da dire che le cause del reflusso gastroesofageo possono essere lo stress e un'alimentazione non corretta, ma durante il passaggio dall'inverno alla primavera sono anche altri i motivi che ci portano a sperimentare questa malattia.
Cosa fare per ridurre il reflusso gastroesofageo e non solo in primavera?
- perdere peso se necessario
- smettere di fumare
- mangiare bene (diminuire i cibi speziati, acidi, fritti e grassi, ridurre il cioccolato, il caffè, la cipolla, l'aglio, il tè, non mangiare troppe arance, limoni o pomodori, non bere bibite e acque gassate, evitare i pasti troppo abbondanti) e ricordarsi di masticare lentamente
- evitare di bere alcolici
- evitare di indossare vestiti che possano stringere troppo sull'addome
Se la situazione non dovesse migliorare, è bene chiedere consiglio al medico curante che potrebbe indirizzare verso uno specialista, in questo caso il gastroenterologo, che grazie a una visita e ad esami specifici sarà in grado di individuare le cause del reflusso e porvi rimedio.