Tutti abbiamo provato un punto trigger. Sono nodi muscolari, noti anche come punti trigger miofasciali. Si pensa che siano piccole fasce di muscoli contratti. Tendono a formarsi nei muscoli più piccoli e sovraccarichi di lavoro, spesso i muscoli posturali che utilizziamo continuamente.
L'esatto meccanismo con cui si formano non è ben compreso. La teoria dominante è che alcune fibre del muscolo si irritano o vengono sovrastimolate e rimangono in uno stato contratto. Può verificarsi anche a causa di una postura sostenuta o di un carico sostenuto, come una borsa a tracolla pesante appoggiata per ore sulla spalla. Le aree comuni per i punti trigger includono il collo e le spalle, i muscoli glutei e i polpacci.
Tipi di trigger point
Esistono diversi tipi di punti trigger, i due principali sono i punti trigger attivi e latenti. Un punto trigger latente è quello che causa qualche disfunzione, normalmente rigidità o limitazione del movimento, ma normalmente non è doloroso se non viene toccato. Anche un punto trigger attivo può causare disfunzioni, ma con l’aggiunta di dolore. Il fastidio può essere ulteriormente esacerbato se il muscolo continua ad essere utilizzato, contraendosi ripetutamente nella sua posizione accorciata.
I punti trigger possono essere trattati in diversi modi, tra cui il dry needling, lo stretching muscolare delicato, l'inibizione reciproca (contraendo un muscolo per inibire o rilassare il muscolo opposto), gli ultrasuoni, il calore, le tecniche di movimento, il massaggio o il rilascio dei punti trigger. Altri trattamenti possono includere farmaci prescrittivi per il rilassamento muscolare e il sollievo dal dolore e iniezioni di punti trigger. Il tuo fisioterapista ti aiuterà a scegliere il trattamento migliore per te in base ai sintomi, alla presentazione e al proprio ragionamento clinico.
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