SALUTE

Come ci si sente dopo una vampata di calore

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Le vampate di calore sono un effetto collaterale della menopausa e possono essere imbarazzanti, ma anche invalidanti

Le vampate di calore sono un  sintomo vasomotorio che può manifestarsi durante la  perimenopausa, il periodo che precede la menopausa. L'età media della menopausa è 51 anni, quindi potresti iniziare ad avere vampate anche qualche anno prima. Come si riconosce? Se sei seduta in piscina in una giornata di sole, probabilmente hai solo caldo! E anche il contrario è vero: se non sei in età, ma  improvvisamente hai vampate di calore , è il momento di consultare un medico.

Sintomi delle vampate di calore

Le vampate di calore si manifestano all'improvviso e possono durare da 30 secondi a cinque minuti. Ma cosa sta succedendo? Iniziano con una sensazione di calore al petto, che sale rapidamente lungo il collo fino al viso. Potresti anche provare:

  • Rossore e vampate di calore al viso.
  • Sudorazione.
  • Battito cardiaco accelerato.
  • Ansia.
  • Brividi.

Sono delle indicazioni generiche, perché alcune donne non le sperimentano affatto. Possono anche cambiare in frequenza e gravità man mano che ci si avvicina alla menopausa. Tutto ha a che fare con il modo in cui i livelli ormonali variano nella perimenopausa.

Quando le vampate di calore si verificano durante la notte, vengono chiamate sudorazioni notturne. Poiché le persone spesso si svegliano fradice e devono alzarsi per cambiare il pigiama, le sudorazioni notturne possono portare a problemi di sonno a lungo termine. La mancanza di sonno può a sua volta avere un impatto sui livelli di energia e produttività, concentrazione, relazioni personali e attività sessuale. Oltre a essere imbarazzanti, sono oggettivamente invalidanti.

Per fortuna non rappresentano un rischio per la salute, ma possono essere un segno di bassi livelli di estrogeni nel corpo, che sono legati a diversi rischi, tra cui minore densità ossea, che può portare a osteoporosi o fratture, e una minore protezione cardiovascolare, il che significa maggior rischio di eventi cardiovascolari.

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