La vitiligine è una malattia della pelle, le cui cause non sono ancora del tutto note. Potrebbe trattarsi di una malattia autoimmune: non causa dolore, non è contagiosa, non è pericolosa per la salute. Può colpire, però, diverse zone del corpo, anche se si manifesta solitamente su viso, collo, mani e pieghe cutanee. Colpisce l'1% della popolazione mondiale e fa la sua comparsa, di solito, dopo i 20 anni, ma può presentarsi a ogni età. Dopo aver visto cos'è la vitiligine, è bene conoscere quali sono i sintomi da riconoscere subito.
La malattia autoimmune della pelle si presenta con aree di epidermide depigmentate che sono permanenti. La sintomatologia può essere differente da paziente a paziente. Le chiazze possono essere poche e piccole oppure presentarsi in modo più esteso. Solo raramente danno prurito. I sintomi provocati dalla vitiligine sono:
- scolorimento di zone della pelle
- sbiancamento e ingrigimento di capelli, ciglia, sopracciglia o barba precoci, prima dei 35 anni
- perdita dei colori delle mucose di bocca e naso
- perdita o cambiamento di colore della retina, membrana che riveste la superficie interna dell'occhio
Di solito le chiazze chiare che si presentano sulla pelle hanno la parte centrale più chiara, rispetto alla zona circostante. I bordi possono essere lisci o irregolari e contornati da un'area iperpigmentata, quindi più scura. Le macchie possono anche essere rosa se sono presenti dei vasi sanguigni.
La vitiligine espone maggiormente la pelle a eritemi e scottature solari, per la poca melanina prodotta che non garantisce una fotoprotezione naturale. Per questo diventa ancora più importante usare dei filtri solari adeguati. La malattia non provoca danni alla salute, ma di tipo estetico: le persone che ne soffrono devono anche avere un supporto psicologico, perché potrebbero provare stress, vergogna, imbarazzo e perdere l'autostima, rifiutando una vita sociale e cercando di nascondersi dal resto del mondo per paura di essere giudicate per il proprio aspetto fisico.
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