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Il Bonus matrimonio 2022 è un incentivo che il governo dà a un settore fortemente colpito dalla crisi economica derivata dalla pandemia. Molte le coppie che, infatti, hanno dovuto rimandare il lieto evento a lungo a causa della pandemia e delle restrizioni utili per arginare la diffusione del virus. Fa parte del Decreto Sostegni bis approvato nel nostro paese, con un po' di modifiche rispetto al testo originale. Un'agevolazione utile per il comparto, che però potrebbe far storcere il naso a chi sta per sposarsi, proprio per le parti che sono state tolte dal testo.
Il governo mette a disposizione 60 milioni di euro di ristoro alle imprese del settore colpite dalla crisi economica innescata dall'emergenza sanitaria. Non si tratta, dunque, come si sperava di un incentivo agli sposi, anche se all'inizio era previsto uno sconto fiscale del 25% per le spese della cerimonia nuziale. Dettaglio sparito però dall'ultima versione del decreto diventato legge. Il bonus rappresenta un contributo a fondo perduto solo per le imprese del settore del wedding e in generale del settore delle feste, dell'intrattenimento e Horeca (Hotellerie, Restaurant e Catering).
A chi spetta
La Legge 23 luglio del 2021 numero 106 modifica il Decreto Legge Sostegni Bis, introducendo solo agevolazione per il settore ristorativo e dell'intrattenimento dedicato al mondo dei matrimoni e non per gli sposi. Il bonus, dobbiamo ricordarlo, è subordinato all’autorizzazione da parte della Commissione UE (Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, articolo 108). Tetto di spesa massimo: 60 milioni di euro, così ripartiti:
- 10 milioni di euro per le imprese appartenenti al settore Horeca
- 10 milioni di euro per le imprese dei settori dell'intrattenimento, delle feste, delle cerimonie.
- 40 milioni di euro per le imprese del settore wedding
Purtroppo gli sposi non potranno avere nessuna agevolazione. Anche se sarebbe stato utile, dal momento che molte coppie attendono da mesi di potersi sposare, avendo dovuto rinviare spesso e subendo talvolta anche perdite economiche per spese già pagate non indifferenti.
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