I dischi in vinile sono tornati di moda, anche perché ascoltare musica da questo supporto ha tutto un altro sound. Certo, la musica in streaming o su altri supporti digitali o, ancora, sui classici cd è un modo pratico, comodo ed economico per poter godere dei capolavori musicali dei propri artisti preferiti. Ma i vinili sono tutta un'altra cosa, tanto che oggi il mercato è in continua crescita. E non solo tra collezionisti e appassionati di cose vintage. Non usandoli più da tempo, però, potremmo non sapere come prenderci cura di loro e come pulire i dischi in vinile senza rovinarli.
In commercio esistono dei prodotti specifici per la pulizia dei dischi in vinile, che possono aiutarci a prenderci cura di loro. Gli esperti consigliano sempre di pulire il vinile:
- prima di ascoltarlo
- quando si cambia il lato d'ascolto
- alla fine di entrambi i lati
- prima di conservarlo
Il vinile va toccato il meno possibile con le mani, per questo si consiglia di usare guanti a cui possiamo tagliare le punte, indossando solo queste per maneggiarli. Avremo poi bisogno di spazzole, panni e detergenti specifici. Le spazzole migliori sono quelle pensate appositamente per i vinili, perché non li graffiano e non li rovinano, togliendo però in modo efficace la carica elettrostatica. Oltre alle spazzole, servono dei panni antistatici morbidi e puliti: meglio usarne sempre di nuovi. I panni in microfibra sono molto pratici e si possono usare con praticità prima e dopo l'ascolto.
E i detergenti? Ne esistono di antistatici pensati appositamente per pulire i vinili, ma si può usare anche dell'acqua distillata pura che si applica sul panno, che dovrà essere leggermente umido. Se i dischi sono molto sporchi o particolarmente carichi di staticità, allora si possono usare i detergenti appositi. Attenzione a non lasciare residui sulla superficie, altrimenti il suono potrebbe essere compromesso in fase di ascolto.
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