Li usiamo tutti i giorni, ma non ci accorgiamo dei potenziali pericoli che questi accessori di uso comune e quotidiano possono nascondere. Quali sono gli oggetti da cambiare spesso in cucina per evitare problemi di salute? Ci sono degli utensili che usiamo sia per cucinare sia per tenere tutto in ordine e pulito che possono diventare terreno fertile per la proliferazione di batteri. Meglio prestare la massima attenzione e cautela, non solo lavandoli e igienizzandoli al meglio, ma anche sostituendoli con una certa frequenza.
L'igiene in cucina è importante non solo in fase di preparazione, cottura e conservazione degli alimenti. Usiamo tantissimi oggetti che, a lungo andare, possono rovinarsi oppure possono far proliferare i batteri, a causa dell'alta umidità in cui "vivono" di continuo. Ce ne sono in particolare quattro da tenere come osservati speciali in cucina!
- Il tagliere, di legno o di plastica, andrebbe cambiato almeno una volta l'anno, perché i batteri possono proliferare facilmente, anche se prestiamo la massima attenzione in fase di lavaggio (attenzione soprattutto se è molto rovinato da tagli in superficie).
- Le spugne della cucina vanno cambiate con una certa frequenza: ogni volta che laviamo i piatti e le lasciamo asciugare, dopo averle sciacquate dal detersivo usato, questo strumento indispensabile diventa il terreno migliore per la proliferazione dei batteri. Si consiglia di cambiarle almeno una volta al mese.
- Gli strofinacci della cucina sono un luogo dove i batteri possono proliferare con una certa rapidità, a causa dell'umidità che si accumula dopo aver asciugato i piatti, il piano di lavoro o le nostre mani dopo averle lavati. In lavatrice usiamo sempre alte temperature.
- Le padelle antiaderenti andrebbero cambiate spesso, perché il Teflon è molto delicato e va buttato via quando notiamo le piccole crepe i tagli che non sono molto salutari per chi mangerà i piatti cucinati in quei tegami.
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