L’aborto spontaneo è un evento molto frequente (20% delle gravidanze), anche se le donne preferiscono non parlarne. È un trauma, spesso doloroso e difficile da elaborare, per questo motivo è importante evitare di fare commenti o di dare consigli non richiesti. Che cosa puoi dire?
Non devi mai banalizzare la situazione, quindi prova con "Mi dispiace che sia successo, per favore fammi sapere se c'è qualcosa che posso fare per aiutare". Oppure “Non sono davvero sicuro di cosa dire o come aiutare, ma voglio che tu sappia che sono qui per te".
Le persone spesso evitano del tutto l'argomento dell'aborto spontaneo per il desiderio di evitare il disagio. Questo è un errore. La cosa migliore che puoi fare è ascoltare, non offrire consigli, ma ascoltare davvero e convalidare i suoi sentimenti".
Gli aborti spesso si verificano prima che le persone sappiano di essere incinta o che lo abbiamo detto. Se ti sembra che un’amica stia attraversando un periodo difficile, offri sostegno senza indagare sulla cyasa. Le interruzioni possono innescare episodi di depressione, quindi è bene sostenere e non aggiungere sconforto, per esempio raccontando il proprio triste vissuto.
E ricordati che questo evento non colpisce solo la mamma, ma anche il papà, quindi non insinuare che quel bambino fosse meno importante per l'altro genitore. È una perdita di coppia. I partners che hanno concepito attraverso la fecondazione in vitro, o che stavano aspettando un bambino tramite un surrogato, affrontano sentimenti extra di "impotenza". Potrebbero aver attraversato un processo costoso ed estenuante per rimanere incinta, sottolineando l'enormità della perdita e la difficoltà di riprovare se scelgono di farlo. Anche gli aborti ricorrenti richiedono un particolare tributo emotivo
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