Alla domanda "Chi ha inventato il matrimonio?", molti di noi potrebbero rispondere dicendo che si tratta di una celebrazione molto recente, tipica delle religioni più vicine a noi. Invece, l'istituzione del matrimonio, intesa come legame riconosciuto dalla società tra due individui, risale a molto tempo fa. Anche nell'antichità, infatti, si celebravano riti e rituali simili alle nostre nozze per unire per sempre due persone che avevano deciso di trascorrere il resto della loro vita insieme. Ovviamente con usanze, metodi e culture differenti.
Le prime testimonianze scritte che abbiamo sembrano risalire al codice di Hammurabi: siamo in Mesopotamia, tra il 1792 e il 1759 a.C., quindi moltissimo tempo fa. All'epoca il matrimonio consisteva in un contratto scritto in cui l'uomo comprava la donna che sarebbe diventata sua moglie. In molte comunità primitive il legame era questo: un accordo tra le famiglie dei due sposi che con l'amore non aveva molto a che vedere, ma maggiormente con quella che sembrava essere una vera e propria compravendita. Quindi se un tempo il matrimonio era fondato sulla sottomissione della donna all'uomo, successivamente è diventato una scelta libera fatta dagli sposi, senza costrizioni.
Il matrimonio come sacramento deriva dall'introduzione della cerimonia ecclesiastica, alla presenza di un sacerdote che si accerta che gli sposi possono convolare a giuste nozze. In seguito sono stati introdotti anche i testimoni. Questo tipo di matrimonio non prevedeva la convivenza fuori dal matrimonio e i figli nati prima della celebrazione. Sarà con Lutero che verrà introdotto anche il diritto civile, in quello che fino ad allora era solo un rito religioso, e anche il diritto al divorzio.
Sin dai tempi più antichi, poi, non esiste solo la monogamia, quindi la possibilità di essere sposati con una sola persona e quindi non con più persone contemporaneamente. Ma esistono anche la poliginia, un marito con più mogli, e la poliandria, una donna con più mariti. Le diverse culture prevedono restrizioni e regole sul numero di spose/sposi, sulle motivazioni che spingono a prendere più mogli o più mariti e anche sull'età di entrambi.
Condividi