Quando arriva la bella stagione, le petunie sono un classico tra i fiori da coltivare e portare nel giardino, in piena terra, o sul balcone, nei vasi.
Come tocchi di colore tra il verde rigoglioso, i fiori sono noti per la loro forma ad imbuto e la relativa facilità di coltivazione.
In genere, non sopravvivono all’inverno.
Come coltivare le petunie: 7 consigli utili
1) Per coltivare questi fiori, prendi un terriccio per acidofile. Puoi mescolarlo con della sabbia di fiume, perché faccia defluire l’acqua, e un prodotto organico come il compost per arricchirlo; inoltre, vi puoi inserire dei frammenti di corteccia di pino;
2) Per piantare le petunie nei vasi, innanzitutto vi inserisci le palline di argilla espansa perché possano costituire uno strato drenante. Quindi, versi il terriccio che hai preparato; pianti le piantine, a circa 15-20 centimetri di distanza se ne pianti più di una; e annaffi;
3) Dove mettere le petunie? In giardino o nei vasi, al sole, lontano dalle correnti di aria;
4) Preferibilmente, annaffia le petunie con acqua non calcarea. In questo senso, hai diverse opzioni: convogliare l’acqua piovana nell’annaffiatoio oppure riempirlo con dell’acqua normale e usarla il giorno dopo, per aspettare che il calcare si depositi in basso, motivo per cui, quando annaffi non va a finire nel terriccio, se, però, versi l’acqua solo fino a un certo punto;
5) Puoi fertilizzare le petunie ogni settimana circa, con un concime specifico o per piante fiorite;
6) Una cura standard è la rimozione dei fiori appassiti ovvero secchi;
7) Una piccola attenzione riguarda i ristagni di acqua, che sono da evitare.
Petunie e surfinie: la differenza
Le surfinie sono un ibrido ovvero una tipologia di petunia. La differenza è che sono caratterizzate da rami lunghi e pendenti.
Condividi