I ragazzi nella delicata età dell’adolescenza provano un certo disagio che esprimono con forme di ribellione . Questo perchè si trovano a metà strada tra l’infanzia e l’età adulta e non sentrsi ne carne ne pesce provoca un certo sconforto.
I genitori hanno il difficile compito di sostenerli e assecondarli nelle fasi più maliconiche parlando loro senza mai farsi trovare impreparati o, peggio, intimoriti dal periodo della pubertà che non è una patologia, ma semplicemente una fase della vita. Ma come parlare ai figli adolescenti e comportarsi per evitare conflitti?
- Cercare il dialogo è l’attegiamento ideale: è una maniera per crescere e imparare a vicenda. Essere adulti non vuol dire non dover più imparare nulla anche se abbiamo di fronte dei ragazzi.
- Non cercare di controllare il proprio figlio di nascosto: non avranno più fiducia negli adulti e non si apriranno più.
- Cercare le risposte in se stessi e non in un libro o dallo psicologo
- Provare a capire senza partire prevenuti, lasciarli sfogare liberamente senza mettere loro dei paletti.
- Riflettere su come si era da adolescenti e ripercorrere i disagi vissuti e per cui i genitori si sono impensieriti.
- Cercare di comprendere cosa lo ha portato a compiere quella determinata azione senza assegnare punizioni, e cercare di correre ai ripari collaborando.
- Rispondere in maniera equilibrata alle esigenze dei figli.
- Cercare dei momenti da condividere in nome di una medesima passione: andare al cinema, vedere una mostra d'arte, fare un ciclotour in bicicletta, andare a fare trekking in montagna. Stimolerà il dialogo.
- Non soffocare i figli o cercare di costringerli a fare ciò che non vogliono.
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