Importante è abituare il nostro micio ad una alimentazione sana ed equilibrata fin da cucciolo. Durante lo svezzamento quindi, che inizia all'incirca dopo 50 giorni dalla nascita, è possibile nutrire i cuccioli con latte commerciale per gattini e cibo umido o secco specifico, oppure con alimenti omogeneizzati. Lo svezzamento si completa attorno alle 6-8 settimane, ma è comunque consigliabile continuare la somministrazione di cibo per gattini fino a 9 mesi di età.
Il gatto è un carnivoro che in natura si nutrirebbe di roditori o di altre piccole prede, ma non disdegna cereali, frutta e verdura. Ideale quindi una dieta ricca di proteine e grassi e povera di zuccheri e fibra. Le fonti proteiche migliori sono costituite soprattutto dalla carne, dalle uova e dai formaggi (ovviamente se ben tollerati), dal pesce e dal latte (ma in alcuni casi può provocargli dei problemi).
Per quanto riguarda i cibi commerciali, certamente bilanciati e molto graditi dall'animale, è utile attenersi sempre alle dosi consigliate. Esistono in commercio due tipi di cibo: quello umido (scatolette) e quello secco (croccantini). In generale, un gatto adulto consuma circa 400 grammi giornalieri di mangime umido o 100 grammi di mangime secco. La quantità esatta è comunque quella utile a mantenere l'animale in condizioni fisiche ottimali.
Importante è abituare l'animale ad assumere sia cibi casalinghi che industriali, ma la cosa non è facile in quanto spesso i gatti hanno il vizio di nutrirsi con un solo tipo di cibo in scatola o un solo tipo di carne o di pesce. Questa "dipendenza" rappresenta quindi un errore dietetico gravissimo da parte del proprietario.
Per quanto riguarda i liquidi in genere il gatto ha bisogno di quantità minime di acqua per sopravvivere. L'acqua comunque è un componente essenziale nell'alimentazione di questo animale e non dovrebbe mai mancare vicino alla ciotola del cibo. Questa andrà posizionata in un angolo tranquillo lontano dalla lettiera.
Condividi