Eppure la soluzione esiste. Arriva dall’Austria l’idea di risolvere il problema permettendo agli amici a quattro zampe di affiancare gli amati padroni sul loro posto di lavoro. Tutto grazie ad un apposito corso di addestramento che allena animali e padroni a stare in ufficio.
Lo conferma uno studio della Central Michigan University, secondo cui la presenza di cani in ufficio aumenta la produttività e lo spirito collaborativo tra i colleghi d’ufficio. L’effetto pet therapy agisce quindi anche sul luogo di lavoro, migliorando la fiducia e la coesione di squadra.
Non mancano poi riscontri anche all’atto pratico. Nelle aziende di dimensioni più grandi, dove è stata consentita la presenza di animali, si è riscontrata una migliore qualità del lavoro, con un numero minore di assenze per malattia o casi di mobbing.
Portare con sé il cane in ufficio, quindi riduce lo stress e aiuta a lavorare meglio. Una vera e propria terapia di gruppo, una ventata di allegria e affetto ideale per scaricare le tensioni e appianare i conflitti. Prima però sia il cane che il padrone devono superare un attento esame.
Il cane, preferibilmente a partire dal primo anno di età, viene messo alla prova attraverso varie situazioni comportamentali. Un test che certifica se Fido è pronto per stare sul luogo di lavoro. Anche il proprietario dovrà dimostrare di conoscere le principali esigenze del cane, il suo comportamento e le leggi in vigore sulla sua condotta.
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