Una sentenza della Cassazione dl 2000 stabilisce che se il cane non disturba una pluralità di persone, ma solo un singolo vicino, "il fatto non sussiste". Perché vi sia reato è necessario che i rumori siano "obbiettivamente idonei a incidere negativamente sulla tranquillità di un numero indeterminato di persone".
In un condominio gli inquilini possono rivelarsi mal disposti anche a causa degli odori dovuti alla presenza di uno o più cani. Se il disturbo è sancito dal tribunale, e il proprietario giudicato responsabile, dovrà fare di tutto per evitare ulteriori disagi.
Secondo la legge però, solo in rari casi può essere imposto l'allontanamento dell'animale. Sempre secondo la legge l'assemblea condominiale non può impedire il possesso di animali neanche se la decisione dovesse essere votata all'unanimità.
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