Otto ore di sonno, anzi nove, secondo gli esperti: è quanto dovrebbe riposare ogni notte un adolescente, per affrontare al meglio la giornata. Ma sempre più spesso i genitori hanno a che fare con dei figli"super gufi", che tendono a spostare sempre più in là il momento della buonanotte, passando il tempo messaggiando su Whatsapp o controllando Facebook. Si tratta di una cattiva abitudine, secondo gli studiosi, perché la mancanza della dose adeguata di ore di sonno comporta perdita della memoria a breve termine, minore capacità di concentrazione e d'espressione, malinconia, irritabilità, e spesso anche cattivi risultati a scuola.
Chi pensa che basti compensare con un pisolino pomeridiano, o rifarsi del sonno perduto durante i week end, si dovrà ricredere. È la notte quella da passare beati nel letto per le nove ore canoniche. Gli esperti aggiungono anche un limite di orario ideale che si aggira intorno alle 22.30. A quest'ora, infatti, la temperatura del corpo si abbassa predisponendo a un buon sonno ristoratore. Dopo massimo le 23 si entra nella zona di deprivazione del sonno.
Ma come mettere in pratica i consigli degli esperti? Si sa, i figli si ribellano spesso alle imposizioni dei genitori, soprattutto quando queste riguardano gli orari da seguire. Vista però l’importanza delle fatidiche 9 ore di sonno, i genitori devono essere intransigenti quanto più possibile.
Una buona pratica potrebbe essere quelle di cercare di cenare verso le 19,30/20, dando così il tempo ai figli di dedicarsi al web dopo cena senza fare troppo tardi. Verso l’ora X, poi, è bene controllare che l'orario del sonno sia davvero rispettato, entrando in camera (naturalmente bussando prima, senza incursioni in stile marines) e sincerandosi che pc e cellulare siano effettivamente spenti.
A questo punto non resterà che augurare ai ragazzi la buonanotte.
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