ADOLESCENZA

Il conto al figlio: e se la mamma presenta una fattura per responsabilizzare?

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Se tuo figlio vivesse con te, anche se adulto, gli chiederesti di pagare il conto? Ecco cosa ha fatto una mamma americana e le reazioni che ha scatenato

Per fare arrabbiare una mamma ci vuole impegno. E un utente di Reddit, un sito internet di social news e intrattenimento, si è impegnato molto perché il genitore prendesse un provvedimento, diciamo così, drastico.

Chalipo, questo il nome del cocco di mamma, ha pubblicato una foto della fattura presentata dell’augusta genitrice dopo che per 13 mesi era stato in casa approfittando eccessivamente della disponibilità, anche economica. Risultato? È arrivato il conto, letteralmente. Non solo, insieme a tutte le voci delle prestazioni fornite, con pasti, pulizie, contributi per regali, spiccava una voce sulle altre: una richiesta di denaro a titolo di “sanzione”, per non aver apprezzato il supporto finanziario della madre.  Un totale spesa che si aggirava intorno ai 39 mila dollari. Non proprio uno scherzo.

I commenti a proposito sono stati molti, a oggi circa 1900, e alcuni si sono scagliati contro la madre colpevole di aver ridotto il rapporto con il figlio a una mera situazione finanziaria. Ma la cosa non è finita qui, e il genitore si è difeso sostenendo che la sua fattura fosse esclusivamente un pretesto per dimostrare che niente di quello che si dà per scontato è poi così scontato. Insomma, non si sarebbe mai permessa di riscuotere il malloppo. Nelle sue intenzioni c’era solo il desiderio di fare notare che arriva il tempo in cui anche i figli si devono rendere conto di quello che fanno i genitori e dei loro sacrifici.

Certo, per un genitore sembra naturale e normale mantenere e sostenere un figlio in tutti i modi possibili e, spesso, è difficile giudicare con obiettività le loro scelte. È altrettanto difficile pensare di potere un giorno rinfacciare tutto quello che si è fatto per loro. Insomma, un padre e una madre sono sempre convinti che sia un dovere da cui non trarranno alcun guadagno. Perché dovrebbero? Si fa con piacere e con la voglia di aiutare, almeno fino a quando è possibile. In casi estremi si chiede un contributo, ma non sempre volentieri.

Quello che è vero, però, è che responsabilizzare all’uso del denaro, e al costo della vita, è un vantaggio che va soprattutto a beneficio dei figli. Se si decide di andare a vivere da soli è importante rendersi conto di quali sono le spese da affrontare e dei risparmi necessari a sostenere un tenore di vita. A un certo punto bisogna diventare indipendenti e i genitori non devono più rispondere delle scelte dei figli. Anche se loro non vorrebbero mai abbandonarli.

Il mestiere dei genitori non è facile, ma a volte, forse, bisogna fare qualcosa controvoglia per il loro bene.

E tu come la pensi? Avresti agito allo stesso modo se tuo figlio, ormai adulto, si fosse piazzato a casa tua e avesse approfittato della tua disponibilità senza battere ciglio, ovvero senza rendersene conto e mostrare gratitudine?

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