Il problema semmai è di riuscire ad entrare per rifare il letto o, una volta oltrepassata la soglia, sapere dove mettere i piedi per non schiacciare qualche pupazzetto o macchinina. Il rischio di rompere qualcosa o di fare una sonora capitombola è molto più che una mera eventualità. Tu di certo gliel'hai detto mille volte, con le buone e anche con le meno buone, di tenere un po' in ordine le sue cose, ma sono state le classiche parole al vento. D'altra parte non vuoi dimostrarti troppo severa, non si tratta di una cosa tanto grave e poi non servirebbe. Come riuscire, allora, a farsi ascoltare su questo punto? Basta insegnargli come si fa, iniziando col dargli l'esempio perché, se i genitori sono ordinati, per il bambino sarà più facile avere rispetto e cura delle sue cose. Se invece i genitori per primi vivono nel disordine, i figli a loro volta saranno molto probabilmente confusionari e cresceranno senza la capacità dei organizzarsi.
Oltre all'esempio devi però dare al tuo bambino le giuste coordinate, facendogli capire che mettere in ordine non è un'imposizione gratuita, ma serve soprattutto a lui per ritrovare più facilmente i giochi con cui vuole svagarsi. Ecco ciò che è meglio fare:
- Mostragli praticamente come si fa. Fagli capire che 'riordinare' significa riporre le cose al loro posto secondo un criterio, per cui risulterà più facile recuperarle in un secondo momento. Sarà contento anche lui di trovare subito il gioco che ha intenzione di adoperare, potendo prendere a colpo sicuro l'automobilina della polizia dalla scatola delle macchinette, i Lego dal cassetto delle costruzioni o la giraffa dal bussolotto degli animali. Per convincerlo a sistemare ogni cosa al suo posto e per insegnargli come si fa, riordina assieme a lui, fin da piccolo, i giocattoli. È importante che tu lo faccia sembrare un gioco divertente spiegandogli ad esempio che le bambole o i pupazzi, se stanno tutti insieme, si fanno compagnia, oppure che i pastelli e i pennarelli devono stare sulla scrivania per essere più vicini ai fogli per disegnare.
- Abitua tuo figlio a portare a compimento i giochi che comincia. Se inizia una costruzione con i Lego, fagli capire che è importante che la finisca, in modo che sia consapevole che anche il divertimento deve avere un fine, un'utilità. Dopo aver terminato un gioco e messolo da parte, potrà cominciarne uno nuovo. Prendere quattro o cinque giocattoli insieme, senza usarne veramente neppure uno, per poi accantonarli tutti, significa divertirsi in modo confuso o, peggio ancora, annoiarsi.
- Spiegagli che la casa e il nido - o l'asilo - sono due luoghi diversi. L'asilo è fatto apposta per i bambini perchè imparino e giochino assieme ad altri bambini. A casa, invece ci sono altri giocattoli e altre possibilità di gioco, non meno divertenti, ma adatti all'ambiente domestico. Dovrai inoltre fargli comprendere che il luogo migliore per giocare in casa è la cameretta, che va tenuta in ordine perché non ci sono altre persone che pensano a sistemarla come avviene all'asilo.
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